Samar Abu Elouf, vincitrice del World Press Photo 2025, inaugura la mostra a Portimão

Prima dell'inaugurazione , alle ore 17:00, si terrà un incontro informale con i media nell'edificio Antiga Lota, nella zona fluviale di Portimão.
L'evento prevede la presentazione della mostra, i momenti salienti dell'edizione 2025 e la presenza della pluripremiata fotoreporter, autrice della Fotografia dell'Anno, la palestinese Samar Abu Elouf.
Alla conferenza interverranno il sindaco di Portimão e il rappresentante dell'Associação Cultural Música XXI.
Verranno inoltre annunciati il programma aggiuntivo e la partecipazione speciale di altri due fotografi premiati.
L' immagine vincitrice del premio Foto dell'anno 2025 è stata scattata dal fotografo palestinese Samar Abu Elouf per il New York Times .
Il suo obiettivo ha immortalato Mahmoud Ajjour, un bambino palestinese di 9 anni che è rimasto gravemente ferito mentre fuggiva da un attacco israeliano a Gaza, perdendo entrambe le braccia.
Mahmoud è uno dei pochi palestinesi gravemente feriti che sono riusciti a lasciare Gaza per ricevere cure mediche in Qatar e ora vivono a Doha.
Ora, secondo World Press Photo, il sogno di Mahmoud è semplice: vuole indossare delle protesi e vivere la sua vita come qualsiasi altro bambino.
Le Nazioni Unite stimano che entro dicembre 2024 Gaza avrà il numero più alto di bambini amputati pro capite al mondo.
Riguardo a questa fotografia, Joumana El Zein Khoury, direttore esecutivo del World Press Photo, esprime la sua gratitudine ai fotografi che, nonostante i rischi personali e i costi emotivi, documentano queste storie, dando a tutti noi l'opportunità di comprendere, immedesimarci e trovare ispirazione per agire.
Gli organizzatori della mostra, guidati dall'Associação Cultural Música XXI , hanno deciso quest'anno di invitare all'evento solo fotoreporter donne, andando controcorrente rispetto alle ultime edizioni.
È stato confermato il nome di Maria Abranches , freelance con una profonda conoscenza delle realtà invisibili, vincitrice quest'anno del premio nella categoria "Storie".
Abranches ha vinto con una serie di immagini che raccontano la vita di "Maria", una donna angolana sfruttata in Portogallo fin dall'infanzia. Il saggio denuncia abusi, razzismo strutturale e invisibilità sociale.
Le fotografie sono intime, dirette e profondamente umane. Abranches parteciperà a sessioni speciali della mostra ogni sabato. La sua visita è prevista a Portimão il 26 e 27 luglio.
A Portimão sarà presente anche la fotoreporter brasiliana Amanda Perobelli, che ha documentato con coraggio urgentemente le conseguenze devastanti delle inondazioni che hanno devastato il Brasile.
Il pluripremiato rapporto "Le peggiori alluvioni in Brasile" presenta immagini potenti di distruzione, dolore e resilienza, svelando il legame tra collasso climatico, disuguaglianza sociale e fallimento del governo.
I tre fotografi rappresentano tre continenti, tre storie potenti e tre prospettive impegnate nella verità e dignità umana. La presenza di questi autori "rafforza il ruolo di Portimão come piattaforma per il dialogo visivo e la cittadinanza globale".
Un esempio recente dell'incredibile lavoro di Samar Abu Elouf può essere visto in questo rapporto della CNN .
Barlavento