Sardegna, voli meno cari e più collegamenti nel 2026

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Sardegna, voli meno cari e più collegamenti nel 2026

Sardegna, voli meno cari e più collegamenti nel 2026

La Giunta regionale ha approvato lo schema di imposizione di Oneri di servizio pubblico per le rotte aeree da e per l’isola. Provvedimento decisivo in vista della conferenza dei servizi da cui scaturirà il nuovo Decreto ministeriale e il conseguente bando per la continuità territoriale a partire dalla stagione estiva 2026.

Tariffe più basse e più voli: la Regione Sardegna disegna il nuovo modello di continuità territoriale aerea in vista della prossima stagione 2026. Ossia, lo strumento che consente la vendita dei biglietti aerei per chi viaggia dai tre scali dell’isola verso Roma e Milano e ritorno, a prezzi calmierati. Il primo tassello è stato posto dalla Giunta regionale che ha approvato lo schema di imposizione di Oneri di servizio pubblico per le rotte aeree da e per la Sardegna, provvedimento decisivo in vista della conferenza dei servizi da cui scaturirà il nuovo Decreto ministeriale e il conseguente bando per la continuità territoriale a partire dalla stagione estiva 2026. Per l’11 agosto è prevista la convocazione della Conferenza di servizi, a cui parteciperanno l’Enac e il ministero dei Trasporti.

«Si tratta di un passaggio fondamentale, frutto di un intenso lavoro durato 15 mesi e che ora arriva al suo ultimo miglio per ottenere importanti garanzie sul diritto alla mobilità dei cittadini sardi e per la connettività della Sardegna anche in chiave economica e sociale - sottolinea l’assessora regionale dei Trasporti Barbara Manca –. Con questa delibera avviamo formalmente il percorso finale per superare le criticità del modello attuale, introducendo più voli a tariffe più basse, un servizio più regolare durante le fasce orarie della giornata, maggiori categorie di utenza alle quali il modello si rivolge».

Il nuovo modello di continuità territoriale «predisposto dopo una serie di incontri con l’Enac, ministero e Commissione europea oltre che con cittadini e imprese) prevede un«incremento strutturale di frequenze e posti disponibili da e per Cagliari, Alghero e Olbia, verso Roma Fiumicino e Milano Linate». Non solo, prevista anche una «maggior articolazione degli orari su quattro fasce giornaliere in luogo delle tre attuali (prima mattina 6 - 9, residuo mattina: 9 - 13, pomeridiana 13 - 18:30, serale 18:30 - 23), per garantire maggiormente il ritorno in giornata per motivi di lavoro, studio o salute». E poi il nodo costi con una notevole riduzione dei costi. Il piano regionale prevede «tariffe sensibilmente ridotte per i residenti (che pagheranno circa 30 euro a tratta per Roma e 44 euro per Milano, al netto di iva e tasse aeroportuali)» e inoltre «equiparazione ai residenti estesa ai lavoratori e militari con sede stabile in Sardegna, sportivi agonisti (non professionisti), oltre a studenti universitari (fino a 27 anni), bambini e giovani dai 2 ai 21 anni, disabili e relativo accompagnatore e anziani sopra i 70 anni, già previsti anche nell’attuale modello».

Tra gli altri aspetti, è prevista l’estensione a tutto l’anno delle tariffe massime per i non residenti che si spostano per lavoro in Sardegna e introdotte nuove categorie di utenza. «Tutte queste categorie pagheranno una tariffa maggiorata del 30% rispetto a quella applicata ai residenti».

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