Sondaggi politici, Meloni regge mentre Schlein arretra e Conte scatta in avanti

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Sondaggi politici, Meloni regge mentre Schlein arretra e Conte scatta in avanti

Sondaggi politici, Meloni regge mentre Schlein arretra e Conte scatta in avanti

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Foto di Mauro Di Gregorio

I sondaggi politici mostrano come Fratelli d’Italia resti saldamente il primo partito: la forza guidata da Giorgia Meloni perde qualche decimale (-0,2%) andando al 29,2%.

Malumori nel Partito Democratico di Elly Schlein, che con il -0,7% cala al 21,7%. Buone notizie per il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che incassa 1 punto e va al 13,5%.

Chi sale e chi scende nei sondaggi politici

Di seguito i dati della rilevazione elettorale Supermedia Youtrend/Agi. Il sondaggio indica l’andamento medio del gradimento dei partiti politici al 31 luglio 2025. I dati sono messi a confronto con quelli rilevati nelle due settimane precedenti:

  • Fratelli d’Italia – 29,2% (-0,2%);
  • Partito Democratico – 21,7% (-0,7%);
  • Movimento 5 Stelle – 13,5% (+1%);
  • Forza Italia – 8,7% (-0,3%);
  • Lega 8,4% – (+0,1%);
  • Alleanza Verdi e Sinistra – 6,3% (-0,6%);
  • Azione 3% – (-0,5%);
  • Italia Viva – 2,3% (+0,2%);
  • +Europa – 2,1% (+0,2%);
  • Noi Moderati (non rilevato da Tecnè) – 1% (+0,7%).

La Supermedia Youtrend ha elaborato per Agi le intenzioni di voto degli elettori italiani ricavando la media ponderata fra una serie di sondaggi elettorali: Ipsos (data di pubblicazione 26 luglio), Swg (21 e 28 luglio) e Tecnè (18 e 25 luglio).

La nota metodologica dettagliata di ciascun sondaggio è disponibile sul sito ufficiale sondaggipoliticoelettorali.it.

Al 31 luglio 2025, data di pubblicazione della Supermedia, la situazione delle coalizioni è la seguente:

  • centro-destra – 47,3%;
  • centro-sinistra – 30%;
  • Movimento 5 Stelle – 13,5%;
  • Terzo Polo – 5,3%;
  • altri – 3,9%.

Qui è possibile ricontrollare i precedenti sondaggi politici.

La situazione alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024:

  • centro-destra – 46,4%;
  • centro-sinistra – 32,1%;
  • Movimento 5 Stelle – 9,8%;
  • Terzo Polo – 7,1%;
  • altri – 4,7%.

Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022:

  • centro-destra – 43,8%;
  • centro-sinistra – 26,1%;
  • Movimento 5 Stelle – 15,4%;
  • Terzo Polo – 7,8%;
  • altri – 6,9%.
Chi vincerebbe se si votasse oggi

Il centro-destra continua a oscillare poco sopra quota 47%: questa settimana incassa il 47,3%, mentre sette giorni fa era a quota 47,4%.

Il centro-sinistra unito (ma senza M5S) vale il 30%. Sette giorni prima il dato era del 31%.

Il campo largo (Pd + M5S) vale il 35,2%, un passo in avanti rispetto al 34,9% della settimana passata.

Tutte le opposizioni unite varrebbero un ipotetico 48,8%. La settimana precedente il valore era del 49% e quella prima ancora del 49,3%. In teoria è abbastanza per sconfiggere la coalizione di centro-destra. In pratica si tratta di un’ipotesi di pura fantasia: alle opposizioni mancanza un federatore in grado di mettere d’accordo tutte le anime dell’opposizione che, sui temi caldi del momento, marciano divise: sostegno all’Ucraina, gas russo, sostegno a Israele, riconoscimento della Palestina, dazi Usa, immigrazione, riforma della giustizia, Green Deal, riarmo europeo, eccetera. Giorgia Meloni, di fatto, oggi non ha un rivale. Dal conteggio sono stati esclusi i partiti esigui.

Chi resterebbe fuori dal Parlamento

Se oggi si tornasse alle urne, il Rosatellum spazzerebbe via tutti i piccoli partiti che si presentano da soli alle elezioni. L’attuale legge elettorale ha una soglia di sbarramento del 3%. Sarebbero incapaci di superarla:

  • Italia Viva di Matteo Renzi (2,3%);
  • +Europa di Riccardo Magi (2,1%);
  • Noi Moderati di Maurizio Lupi (1%).
Astensionismo e indecisione

Astenuti, indecisi e persone che voterebbero scheda bianca o scheda nulla per protesta sono il “partito del non-voto”. Il sondaggio Ipsos pubblicato il 24 luglio mostra come oggi il non voto valga il 42,5% dell’elettorato. Un mese prima il dato era leggermente più basso (41%). Tirando le somme, oggi i votanti effettivi sono dunque il 57,5%.

Oggi, tolto il non-voto, è questo il reale quadro relativo alle preferenze dell’elettorato italiano:

  • Non-voto – 42,5%;
  • Fratelli d’Italia – 17,44%;
  • Partito Democratico – 12,91%;
  • Movimento 5 Stelle – 8,07%;
  • Forza Italia – 5,2%;
  • Lega – 5,02%;
  • Alleanza Verdi e Sinistra – 3,77%;
  • Azione – 1,79%;
  • Italia Viva – 1,37%;
  • +Europa – 1,25%;
  • Noi Moderati – 0,6%.
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