Il gioco dell'attesa sul budget colpisce le vendite pubblicitarie di ITV

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Secondo quanto appreso dal Mail on Sunday, le vendite pubblicitarie di ITV sono state duramente colpite poiché le aziende hanno rinviato le campagne di marketing a causa dell'incertezza creata dal lungo periodo che precede il secondo bilancio di Rachel Reeves.
Il calo della pubblicità televisiva, che resta una fonte di entrate fondamentale per l'emittente commerciale, arriva subito dopo la decisione presa dall'investitore principale di ITV, Liberty Global del miliardario John Malone, di dimezzare la sua quota dal 10% al 5% la scorsa settimana.
Arriva anche in un momento difficile per ITV, le cui azioni sono scese negli ultimi dieci anni a causa del calo dei ricavi dovuto a servizi di streaming come Netflix. L'azienda dovrebbe pubblicare i risultati del terzo trimestre il 6 novembre, e difficilmente saranno facili da seguire.
L'amministratore delegato Carolyn McCall ha compiuto notevoli sforzi per ridurre la dipendenza dell'azienda dalla pubblicità, con le attività dei suoi studi – dietro successi come Love Island, condotto da Maya Jama – e il suo servizio di streaming ITV X che ora rappresentano la metà delle vendite dell'azienda. Tuttavia, il gruppo dipende ancora fortemente dalla pubblicità commerciale per incrementare i profitti.
Cambio di direzione: le operazioni dello studio, dietro successi come Love Island, condotto da Maya Jama (nella foto), e il suo servizio di streaming ITV X sono ora responsabili della metà delle vendite dell'azienda
E nonostante la capacità di ITV di raggiungere un vasto pubblico attraverso la sua rete di trasmissione, si dice che i marchi e i rivenditori più famosi della Gran Bretagna, che normalmente avrebbero aumentato la loro spesa pubblicitaria in vista dell'importante stagione delle feste, si siano tirati indietro.
I supermercati, tra i maggiori datori di lavoro e consumatori della Gran Bretagna, sono stati restii a impegnarsi in nuove grandi campagne dopo essere stati colpiti dall'aumento dei contributi previdenziali nazionali a carico dei datori di lavoro deciso dal Cancelliere lo scorso anno.
Gli inserzionisti temono anche gli aumenti delle tasse che potrebbero schiacciare i redditi previsti dal bilancio del 26 novembre, e che potrebbero causare un ulteriore buco nella spesa dei consumatori a meno di un mese da Natale.
Dati recenti provenienti dal settore del marketing mostrano che solo il 22 percento delle aziende prevede di aumentare la spesa nel terzo trimestre, dopo un inizio d'anno debole.
Le aziende stanno frenando la spesa sui media più costosi, con la pubblicità dei marchi leader e gli spot pubblicitari esterni, come le campagne di affissione, che stanno soffrendo.
Anche se gli inserzionisti commerciali con elevati investimenti dovessero tornare sul mercato dopo il bilancio, sarà troppo tardi per salvare il terzo trimestre e ciò fornirà solo una spinta limitata oltre tale termine.
Gli analisti stimano che ITV Studios, con un valore autonomo fino a 2,5 miliardi di sterline, rappresenti quasi l'intera valutazione di mercato di ITV, pari a 2,7 miliardi di sterline.
Il gruppo conta sui Mondiali di calcio della prossima estate negli Stati Uniti, in Canada e in Messico per rilanciare le sue fortune pubblicitarie.
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