Guerra della Russia con l'Ucraina. Giorno 1257
L'articolo di Piotr Skwieciński su "Plus Minus" presenta Zakhar Prilepin, scrittore, nazionalista e soldato russo che negli ultimi anni è diventato uno dei volti dell'imperialismo russo. Rinomata figura letteraria, Prilepin sosteneva contemporaneamente le politiche aggressive del Cremlino e partecipava attivamente alla guerra del Donbass, criticando al contempo l'Occidente e la sovranità ucraina. Sebbene la sua opera abbia ricevuto premi, il suo impegno ideologico e il suo ruolo propagandistico sono stati controversi. Skwieciński lo ritrae come simbolo di una nuova generazione di nazionalismo russo, nato dalla frustrazione per il crollo dell'impero e che allo stesso tempo trae ispirazione dalla guerra, dalla violenza e dall'orgoglio nazionale.
L'autore osserva che i nazionalisti russi come Prilepin considerano la guerra come una purificazione spirituale e uno strumento per ricostruire l'identità, e lo stesso Prilepin emerge come un profeta letterario del nuovo imperialismo. Sebbene sopravvissuto a un attentato in cui perse la vita la sua guardia del corpo, non si ritirò dalla vita pubblica e continuò a sostenere la necessità di una "purificazione" e di una rinascita radicale della Russia.
RP