Dalle ferie mancate alla poca sicurezza fino ai turni troppo lunghi: il sindacato dei medici denuncia 50 Asl

Episodi di condotta antisindacale, violazione delle norme sulla sicurezza, sull'orario di lavoro, sulle ferie, sui limiti dei turni di pronta disponibilità, sull'attività libero professionale e sulle prestazioni aggiuntive, disapplicazione delle tutele contro le aggressioni, mancata erogazione dei fondi contrattuali. A macchiarsi di queste ed altre inadempienze sarebbero numerose aziende sanitarie dal nord al sud dell'Italia: la fotografia arriva dal principale sindacato dei medici dirigenti, l'Anaao Assomed, che per questo ha denunciato alle autorità giudiziarie 50 aziende sanitarie di varie Regioni.
Le denunce alle Asl e le irregolarità
“Violate leggi e contratti - afferma il segretario Anaao Pierino Di Silverio - ed è solo l'inizio”. Le aziende sanitarie, spiega il sindacato, risultano “inadempienti nell'applicare gli strumenti legislativi e contrattuali in loro possesso per garantire le migliori condizioni di lavoro possibili ai dirigenti medici sanitari”. Una situazione che si riscontra in tutta Italia. In questa prima fase, sono 50 le aziende denunciate in 16 Regioni. Tanti gli esempi concreti portati dal sindacato in conferenza stampa: tra le regioni del Nord, in Piemonte Anaao ha denunciato l'Asl di Torino e tutte le 10 aziende sanitarie della Liguria in seguito alle aggressioni al personale e per l'inadempienza delle norme di sicurezza; in Emilia tutte le 13 aziende sanitarie per la mancata osservanza delle norme sul diritto essenziale alla fruizione delle ferie. Al Centro, tra le altre, Anaao ha denunciato tutte le 11 aziende in Toscana per comportamento antisindacale, nel Lazio l'Ospedale Oftalmico, denunciato perché non riconosce ai medici del Pronto soccorso l'incentivo previsto da un accordo regionale, ha promesso di riconoscere il pagamento. Nelle Marche Anaao ha denunciato l'Aou Ospedali riuniti di Ancona perché costringe i medici a fare eccessivi turni di 'pronta disponibilità'. Tra le denunce al Sud e Isole, figura quell all'Asl Taranto per irregolarità tra cui uso improprio dei fondi per gli straordinari. In Sardegna denunciata l'Arnas Brotzu di Cagliari per violazione della disciplina in materia di incarichi e quindi condotta antisindacale, così come l'Asp Palermo.
“Da lavoro dei sogni a lavoro degli incubi”
“Il lavoro del medico oggi in Italia è considerato non più come il lavoro dei sogni, ma il lavoro degli incubi. Ci aspetteremmo - afferma Di Silverio - che le aziende sanitarie fossero dalla nostra parte, e quindi dalla parte dei cittadini, invece dalla nostra indagine emerge un quadro disarmante. Alla fine di questa serie di azioni creeremo, speriamo entro l'autunno, un libro bianco con tutte le violazioni registrate in modo da far sapere a tutti cosa succede. Difendere i professionisti significa difendere il Ssn. O si cambia, o si muore”. Ed ancora: “Troppo spesso ci sentiamo soli, abbandonati di fronte a problemi che minacciano la nostra capacità di lavorare serenamente - sottolinea il leader Anaao -. Questa situazione non è più sostenibile in nessuna realtà del nostro Paese”. Una cosa deve però essere chiara secondo Di Silverio: “Non chiediamo favori, chiediamo collaborazione. Una collaborazione che deve partire dal rispetto delle regole, dei contratti, della dignità professionale di chi ogni giorno - conclude - si spende per la salute pubblica”.
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