Ales, salgono fatturato e utili, risorse per piano Olivetti

Un aumento del fatturato del 10% dal 2024 al 2025, 181 selezioni pubbliche, 380 assunzioni connesse a grandi operazioni culturali come sulle Scuderie del Quirinale. E un utile in crescita che, sommando due annualità, consentirà al Ministero della Cultura di utilizzare 15 milioni di euro da usare, ha fatto sapere il ministro Alessandro Giuli, per sostenere quel progetto del governo "basato su accesso equo alla cultura, responsabilità verso i territori, sostenibilità nel tempo delle politiche pubbliche". Nelle prossime ore un decreto destinerà quindi risorse "consistenti" ad una cultura che, sottolinea il Ministro, "sa fare dell'aspetto sociale, comunitario, secondo la definizione di Adriano Olivetti, la propria ispirazione e il proprio fine. Dalle cosiddette periferie e dai territori si parte e alle periferie e ai territori si arriva". Con il decreto di impegno, dunque, "si è deciso di sostenere i piccoli comuni italiani con una cifra consistente per i progetti sullo spettacolo dal vivo, che intendono contrastare la marginalizzazione delle aree interne. Si è deciso ancora di investire sugli istituti che si occupano di studi umanistici, filosofici, culturali e sulla diffusione delle pratiche musicali nei comuni, nelle periferie, nelle aree metropolitane ad alta vulnerabilità sociale. Il modello Caivano per noi è scuola e farà scuola". E ancora, "si è deciso di puntare sugli stati generali della rigenerazione urbana, si è stabilito di sostenere energicamente le forme creative delle giovani generazioni, come ad esempio il fumetto, straordinario veicolo di ingegno contemporaneo nei musei e nei festival. Abbiamo voluto poi sostenere istituzioni prestigiose, come le scuderie del Quirinale, e destinare una quota degli utili di Ales all'acquisto della sede di Ales, come scelta di stabilità, autonomia e responsabilità verso il futuro". Il ministro ha quindi riferito che per "rinsaldare" il primato dell'Italia tra i patrimoni riconosciuti dall'Unesco rientreranno nella proposta anche i monasteri benedettini, "la cui candidatura abbiamo deciso di sostenere investendo risorse adeguate, su Subbiaco, Monte Cassino, Santa Maria di Farfa, San Vincenzo al Volturno. Si tratta di scelte che parlano di cultura come infrastruttura civile, come elemento strutturale dello sviluppo umano". Quanto al bilancio della società in house del Ministero della Cultura, presentato a Montecitorio, mostra nel 2025 un aumento del fatturato del 10% rispetto all'anno precedente passando da 100 a 110 milioni di euro. "E abbiamo acquistato due sedi, quindi patrimonializzato lo Stato e azzerato i costi di affitti passivi, un'altra cosa che ci rendo orgogliosi e abbiamo inoltre acquisito nuove commesse e nuovi servizi. Non ultimo quello della manutenzione conservativa su 10 parchi archeologici in tutta Italia" dice il presidente e amministratore delegato della società, Fabio Tagliaferri. "Tutto questo ha consentito un aumento delle assunzioni che sono la naturale conseguenza dell'aumento dei servizi che eroghiamo per il Ministero. Abbiamo deliberato una riorganizzazione aziendale e anche alla luce di questa riorganizzazione abbiamo posto in essere nuovi servizi come per esempio il servizio di organizzazione eventi in favore del Ministero stesso", ha detto ancora Tagliaferri sottolineando come Ales abbia anche attuato una nuova politica retributiva per i dipendenti visto che, da un'indagine di mercato e statistica, risultavano avere una retribuzione media annua inferiore alla media dei loro colleghi di altre aziende operate nel settore della cultura: "il 17 dicembre nell'ultimo cda abbiamo adeguato questi stipendi". Un'altra grande novità di questo ultimo bilancio, ha quindi sottolineato Tagliaferri, è sull'uso degli utili di Ales che ogni anno vengono reimpegnati con decreto del Ministero sulle attività cultura: "il Ministro Giuli ha voluto destinare queste risorse al territorio, ai piccoli comuni, ai camini benedettini: quindi nulla di troppo etereo ma molto concreto e permeante sul territorio".
ansa



