San Mauro Spa diventa società benefit, l’ad Acconci: “Un atto naturale”

“Un riconoscimento formale di un'identità imprenditoriale che abbiamo costruito passo dopo passo”. Marina Acconci, ad di San Mauro Spa, in occasione del convegno “San Mauro Spa Società Benefit e Luna Blu, un’esperienza concreta di impresa ed inclusione sociale”, tenutosi al Brugnato 5Terre Outlet Village, spiega che il passaggio a società benefit è un approdo di un percorso costruito nel tempo. “Siamo convinti che l’impresa debba essere uno strumento di sviluppo condiviso, non solo economico ma anche sociale e culturale. Questo è ciò che ci guida oggi e continuerà a guidarci domani. Il nostro impegno si è sempre concentrato sull’ascolto dei bisogni della comunità e sulla costruzione di un dialogo costante con il territorio”.
Gli obiettivi raggiuntiLa società promotrice dell’outlet della Val di Vara ha raggiunto diversi obiettivi, anche su scala internazionale. Tra questi, il Brugnato Outlet Village è stato inserito dall’European Outlet Industry Review 2025 tra i primi cinque in Europa per crescita. Una performance economica che si accompagna alla misurazione dell’impatto sociale: l’outlet rappresenta infatti un polo occupazionale in un territorio a rischio di spopolamento. Il personale è a gran maggioranza femminile: le lavoratrici sono l’85%. La metà proviene dai comuni della valle. L’azienda punta alla formazione continua dei suoi dipendenti o per chi si vuole avvicinare al mondo del fashion retail, con programmi dedicati all’empowerment retail, per cui sono stati investiti circa 200 mila euro in dieci anni.
Luna BluIncludere le persone con disabilità. È questo l’obiettivo di uno dei progetti che hanno segnato il percorso di San Mauro Spa verso il traguardo. Si tratta della collaborazione con la Fondazione “Il Domani dell’Autismo”. Una sinergia che ha permesso la nascita di un ristorante nel cuore del Brugnato Outlet Village, Luna Blu, il primo in Italia gestito da ragazzi con autismo all’interno di un contesto retail, a cui si sono successivamente affiancati una pizzeria e una friggitoria. Un progetto reso possibile anche grazie al Comune di Brugnato, che ha affiancato l’associazione nell’acquisto di un’abitazione nel borgo per offrire accoglienza e supporto logistico ai giovani e agli operatori, e alla collaborazione della Fondazione “Aut Aut”, che ha contribuito nello sviluppo del modello formativo e gestionale delle attività.
Insomma, diventare società benefit è un “atto naturale”, che rafforza “ulteriormente la nostra missione: essere impresa in modo consapevole, inclusivo e generativo di valore per tutti gli stakeholder, interni ed esterni. Il futuro che immaginiamo è fatto di legami solidi, inclusione reale e crescita condivisa”, conclude l’ad.
La Repubblica