Crisi Tirso: serve unità, non polemiche. La priorità è tutelare i lavoratori

Le segreterie regionali di Femca Cisl, UILTEC e Fesica Confsal sono intervenute in merito alla crisi della Tirso e, in un comunicato, hanno specificato che “Fin dall’inizio della crisi della Tirso, il nostro approccio si è distinto per serietà e responsabilità, all’interno del tavolo di crisi istituzionale. Abbiamo scelto di affrontare i problemi nel merito, nei luoghi deputati al confronto, evitando strumentalizzazioni e derive demagogiche che rischiano solo di amplificare la sofferenza di chi è direttamente coinvolto.
In questo percorso sono state attivate azioni concrete: la Regione ha stanziato importanti investimenti infrastrutturali per potenziare la logistica dell’area industriale di Noghere, con l’obiettivo di creare le condizioni per un rilancio produttivo e occupazionale attraverso nuovi insediamenti imprenditoriali. A conferma della validità di questa strategia, restano attive ancora oggi manifestazioni di interesse da parte di operatori industriali.
Parallelamente, nella Legge di Stabilità e nell’Assestamento di Bilancio sono state inserite misure specifiche per incentivare l’assunzione di lavoratrici e lavoratori beneficiari di NASpI o provenienti dalla CIGS. Sono stati avviati percorsi di politiche attive del lavoro, coinvolgendo le aziende del territorio per favorire l’incontro tra domanda e offerta occupazionale.
Alla luce di questi passi avanti, riconosciuti e condivisi da tutte le sigle sindacali, non possiamo che esprimere sorpresa e disaccordo per la posizione assunta dalla Filctem CGIL. Rompere il fronte unitario, lanciare fughe in avanti prive di proposte concrete e alimentare tensioni strumentali verso chi ha lavorato con dedizione per tutelare i lavoratori è un atteggiamento che non condividiamo: inutile nel metodo, sbagliato nel merito.
Non accettiamo che passi l’idea, falsa e fuorviante, che sulla vicenda Tirso non si sia fatto nulla.
È fondamentale ricordare che fino al 30 settembre tutti i dipendenti resteranno formalmente in forza all’azienda e continueranno a beneficiare della CIGS. Il confronto resta dunque aperto e ogni spiraglio va tenuto vivo, perché il tempo ancora a disposizione può essere decisivo. Continuiamo a confidare nel lavoro della Regione e di Confindustria, che hanno sempre dimostrato attenzione concreta e operatività nei confronti delle maestranze della Tirso.
Oggi più che mai serve compattezza. È il momento della responsabilità e dello spirito costruttivo. Solo unendo le forze sarà possibile individuare ogni possibile soluzione utile a scongiurare i licenziamenti.
In un passaggio così delicato, alimentare polemiche e divisioni è non solo controproducente, ma rischia di vanificare gli sforzi fatti finora e, soprattutto, di danneggiare proprio quei lavoratori che nelle assemblee hanno chiesto con forza alle organizzazioni sindacali di affrontare questa crisi in modo unitario”.
İl Friuli