Fitch conferma il rating creditizio del Regno Unito

Fitch ha annunciato che il rating creditizio a lungo termine del Regno Unito è stato confermato a "AA-" e che le prospettive sono state fissate a "stabile".
Nella dichiarazione si sottolinea che il rating del Regno Unito è supportato dalla sua economia ad alto reddito, ampia, diversificata e flessibile, dal suo affidabile quadro di politica macroeconomica, dalla flessibilità di finanziamento garantita da mercati dei capitali profondi e dallo status della sterlina come valuta di riserva internazionale, ma si sottolinea anche che il Paese ha un elevato debito pubblico ed estero.
Nella dichiarazione si sottolinea che si prevede una crescita del prodotto interno lordo (PIL) del Regno Unito pari all'1,2% nel 2025 e nel 2026 e che questa previsione riflette in parte un ulteriore raffreddamento del mercato del lavoro.
Nella dichiarazione si afferma che la crescente incertezza globale e l'indebolimento della domanda esterna rallenteranno la crescita degli investimenti nel Paese e che si prevede che la crescita economica salirà all'1,5% nel 2027, dopo essere rimasta al di sotto della media per quattro anni, poiché l'allentamento della politica monetaria aumenta la spesa dei consumatori.
Nella dichiarazione si sottolinea che l'elevato debito limita lo spazio di bilancio e che il debito pubblico generale salirà al 103,8% del PIL nel 2025 e al 106% entro la fine del 2027.
La dichiarazione ha spiegato che l'inflazione, salita al 3,8% a luglio, dovrebbe scendere al 2,8% entro la fine del 2025, grazie al calo dell'inflazione salariale e alla riduzione del 7% del tetto massimo dei prezzi dell'energia nel terzo trimestre dell'anno. Tuttavia, è stato sottolineato che i rischi sono orientati al rialzo, soprattutto considerando il recente aumento delle aspettative di inflazione.
Si prevede che l'inflazione diminuirà gradualmente e raggiungerà una media del 2,2% nel 2026-2027, leggermente al di sopra dell'obiettivo del 2% della Banca d'Inghilterra, si legge nella dichiarazione.
È stato affermato che si prevede che il tasso di interesse di riferimento verrà ridotto di 25 punti base al 3,75% entro la fine del 2025 e che si prevede che verrà ridotto al 3% nel 2027, in linea con il tasso di interesse neutrale.
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