<![CDATA[ Jorge Costa: o 'Bicho' que se tornou um símbolo do Dragão ]]>
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È stato campione del mondo Under 20, membro della generazione d'oro, ed è diventato un simbolo dell'FC Porto, con cui è stato incoronato campione europeo.
Lo chiamavano "La Bestia". Il soprannome era un omaggio appropriato al suo spirito guerriero e al modo impegnato, spesso al limite del limitante, con cui si buttava in ogni partita, in ogni azione. Jorge Costa si formò all'FC Porto e, dopo due prestiti ad altri club (Penafiel e Marítimo) per alternare i giocatori, una pratica comune all'epoca, tornò in biancoblu nel 1992, ormai maturo, per apprendere il fascino del club dai signori dello spogliatoio dell'epoca. Da João Pinto, avrebbe finito per ereditare non solo il leggendario numero 2, ma anche la fascia di capitano.
All'epoca si era già affermato come una figura di spicco del calcio portoghese, facendo parte della generazione che nel 1991 divenne campione del mondo juniores, dopo la saga iniziata nel 1989.
Jorge Costa non era un giocatore delicato nel gestire la palla. Ma era feroce, fisicamente e mentalmente determinato, senza riserve. Definirlo un difensore "alla FC Porto" è stato l'elogio più grande che potessi mai sentire. È stato con questo spirito che ha superato diversi infortuni, alcuni dei quali nascosti in campo. Perché la squadra era al di sopra di tutto, persino del suo dolore. Ha avuto episodi che gli hanno cambiato la vita, come un famoso battibecco con l'attaccante del Milan George Weah, con cui si è scontrato in una partita europea.
Con l'FC Porto, ha avuto il grande onore di sollevare la Coppa dei Campioni, in coppia con Vítor Baía, nel 2004 contro il Monaco. L'anno precedente aveva ripetuto l'impresa con la Coppa UEFA.
Fu anche una figura di spicco nella nazionale portoghese, con 50 presenze. Dopo il calcio, da cui si ritirò come giocatore allo Standard Liegi, su invito dell'amico Sérgio Conceição, allenò numerosi club, finché non ricevette l'invito di André Villas-Boas a diventare il suo direttore sportivo.
Disaccordo storico con Octavio
Jorge Costa la prese male quando fu sostituito in una partita contro il V. Guimarães nel 2001, quando Octávio Machado era l'allenatore dell'FC Porto. Gettò a terra la fascia da capitano. L'allenatore lo costrinse a scusarsi, cosa che non fece. Finì per essere messo fuori gioco, il che alla fine lo portò ad abbandonare il club, e andò in prestito al Charlton in Inghilterra.
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cmjornal