Zero avvisi di ritardi nel Piano di intervento forestale

L'associazione ambientalista Zero ha segnalato ritardi nel Piano di Intervento Forestale e, secondo la sua valutazione, quasi la metà delle misure a breve termine è in ritardo. Secondo l'analisi di Zero, e sottolineando la " mancanza di informazione pubblica " in merito, l'associazione ambientalista ha dichiarato in una nota che, delle 62 azioni a breve termine incluse nel Piano di Intervento Forestale presentato a marzo di quest'anno, " circa 29 iniziative sembrano essere in ritardo ".
Se si effettuano i calcoli tenendo conto del totale dei singoli obiettivi stabiliti dal Governo, delle oltre 90 iniziative, "almeno 42 risultano in ritardo, pari a circa il 46% degli impegni totali per l'anno in corso", ha aggiunto Zero.
Tra le misure rinviate, Zero ha individuato alcune priorità nell'ambito della revisione del regime giuridico della proprietà rurale, del sostegno e degli incentivi, degli sminatori forestali e della valutazione degli strumenti di gestione.
Per l'associazione ambientalista è fondamentale che il Governo spieghi il 27 agosto, durante il dibattito urgente che si terrà in Parlamento, il motivo di questi ritardi e la sua visione a lungo termine per le foreste.
"I finanziamenti previsti sembrano essere chiaramente insufficienti a soddisfare le reali esigenze, correndo il rischio di trasformare una buona intenzione nell'ennesimo esercizio incompleto, senza alcun impatto concreto sul campo", ha aggiunto l'associazione, sottolineando inoltre che "è essenziale effettuare una rigorosa valutazione dei costi di investimento necessari".
Zero ha anche sottolineato che il nuovo piano forestale è simile al precedente. " Chiunque lo abbia creato [il Piano di intervento forestale] sembra aver dimenticato che esisteva già il Piano nazionale integrato di gestione degli incendi rurali 20-30, che include molte delle misure incluse nel nostro piano ", ha spiegato.
In questo contesto, l'associazione ambientalista ha sostenuto che il Piano nazionale per la gestione integrata degli incendi rurali 20-30 non dovrebbe essere dimenticato e che l'Agenzia per la gestione integrata degli incendi rurali (AGIF) dovrebbe essere nuovamente sotto la supervisione diretta del Primo Ministro.
Un'altra proposta di Zero è quella di attuare una riforma strutturale delle proprietà rurali, integrando tali proprietà nelle Unità di Gestione del Paesaggio.
Da luglio il Portogallo continentale è stato colpito da incendi rurali su vasta scala, in particolare nelle regioni settentrionali e centrali.
Gli incendi hanno già causato quattro morti, tra cui un pompiere, e diversi feriti, alcuni gravi, e hanno distrutto completamente o parzialmente prime e seconde case, nonché aziende agricole e di allevamento e aree forestali.
Il Portogallo ha attivato il meccanismo europeo di protezione civile, nell'ambito del quale dispone di due aerei Fire Boss, un elicottero Super Puma e due aerei Canadair.
Secondo i dati ufficiali provvisori, al 23 agosto circa 248.000 ettari erano andati in fiamme nel Paese, di cui oltre 57.000 solo nell'incendio divampato ad Arganil.
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