Non vogliamo combattere con il dollaro, dice Lula

Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha dichiarato, al termine di una visita ufficiale in Cina, che il Brasile e altri paesi non vogliono "combattere" con il dollaro, ma piuttosto trovare un'alternativa per il commercio estero che non dipenda da una moneta unica.
"Lo dico da molto tempo. Non abbiamo bisogno che tutti i Paesi rincorrano il dollaro per fare commercio estero", ha affermato Lula, in una conferenza stampa mercoledì mattina in Cina.
"Non vogliamo combattere contro il dollaro; ciò che vogliamo veramente è trovare un modo per trovare una valuta o un paniere di valute che ci consenta di fare affari senza dipendere da un'unica valuta."
Le conversazioni non sono passate inosservate al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha imposto tariffe sulle esportazioni dei due Paesi verso gli Stati Uniti. A febbraio, Trump ha avvertito che i paesi BRICS, tra cui Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica e altri, potrebbero dover affrontare tariffe del 100% da parte degli Stati Uniti "se volessero giocare con il dollaro".
Martedì Lula ha anche sostenuto che il Brasile dovrebbe uscire dall'"omogeneità", investire nell'innovazione commerciale e cercare nuovi partner. Lula ha sottolineato l'importanza dei BRICS come forum importante.
"Non sottovalutate la forza dei BRICS, non sottovalutate l'importanza dei BRICS", ha avvertito.
Considerando che la geopolitica mondiale sta subendo un "riassettimento", Lula ha nuovamente difeso la necessità che gli organismi multilaterali come le Nazioni Unite (ONU) e l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) vengano aggiornati per adattarsi alla nuova realtà. Altrimenti, ha valutato, le decisioni politiche continueranno a essere prese in modo "frammentato", in un clima di "ognuno per sé e Dio per tutti".
Ha inoltre ribadito che il dialogo e la politica sono le vie più idonee per risolvere i conflitti, siano essi commerciali o armati.
Lula ha ribadito di aver ordinato ai suoi ministri di esaurire tutti i mezzi di negoziazione in merito ai dazi imposti sulle esportazioni brasiliane dal governo Trump.
Nel corso della conferenza stampa, il presidente si è detto ottimista sulla volontà dei leader russo Vladimir Putin e ucraino Volodymyr Zelenskiy di negoziare un accordo nel contesto della guerra in Ucraina. Si prevede che i due Paesi possano avviare negoziati diretti questa settimana in Turchia.
Lula ha anche colto l'occasione per avvertire che la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP30) sarà "decisiva" affinché i paesi prendano posizione riguardo all'aumento delle temperature globali.
Martedì, Lula non ha mancato di esprimere il suo rammarico per la scomparsa dell'ex presidente uruguaiano José Mujica, definendolo una "figura eccezionale", estremamente importante per la democrazia e dotato di una "grandezza d'animo" difficile da trovare. Il presidente ha dichiarato che intende partecipare al funerale di Mujica.
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