Camminare ogni giorno può essere un'arma potente contro il morbo di Alzheimer

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Camminare ogni giorno può essere un'arma potente contro il morbo di Alzheimer

Camminare ogni giorno può essere un'arma potente contro il morbo di Alzheimer
Foto: Unsplash

Un nuovo studio del Mass General Brigham and Women's Hospital negli Stati Uniti dimostra che l'esercizio fisico regolare può proteggere il cervello dal morbo di Alzheimer. Anche poche migliaia di passi al giorno possono ritardare l'insorgenza della malattia di anni.

I ricercatori hanno scoperto che un'attività fisica moderata non solo migliora le funzioni cognitive, ma rallenta anche l'accumulo di proteine ​​dannose nel cervello.

Lo studio, pubblicato su Nature Medicine , ha coinvolto circa 300 persone di età compresa tra 50 e 90 anni. Nessuna di loro presentava segni di demenza all'inizio dello studio. Indossavano contapassi e si sottoponevano a scansioni cerebrali per misurare i livelli di proteine ​​correlate all'Alzheimer.

I risultati sono stati sorprendenti: le persone che percorrevano tra i 3.000 e i 5.000 passi al giorno mostravano segni di declino cognitivo solo tre anni dopo, in media. Per coloro che percorrevano tra i 5.000 e i 7.500 passi, ci volevano fino a sette anni in più rispetto a coloro che camminavano meno o per niente. I partecipanti meno attivi avevano maggiori probabilità di sviluppare accumulo di proteina tau e sperimentavano un declino più rapido delle loro funzioni cognitive.

Metro ha scritto in precedenza che camminare fa incredibilmente bene alla salute.

Secondo il ricercatore principale, il Dott. Jasmeer Chhatwal, lo studio getta nuova luce sul motivo per cui alcune persone a maggior rischio di Alzheimer presentano un declino molto più lento di altre. "I fattori legati allo stile di vita sembrano influenzare le fasi iniziali dell'Alzheimer. Questo suggerisce che possiamo rallentare il processo intervenendo precocemente", afferma.

La ricerca dimostra principalmente che l'esercizio fisico rallenta l'accumulo di proteine ​​dannose nel cervello: un passaggio cruciale nello sviluppo dell'Alzheimer. Le persone con bassi livelli di queste proteine ​​hanno mostrato un declino modesto, indipendentemente dalla quantità di esercizio fisico svolto.

La neurologa Dott.ssa Reisa Sperling, dello stesso gruppo di ricerca, definisce i risultati incoraggianti. "Abbiamo visto che l'attività fisica aiuta a sviluppare la resilienza cognitiva e la resistenza ai cambiamenti cerebrali associati all'Alzheimer", afferma. "Questo ci fa sperare di poter prevenire parzialmente la malattia in futuro".

I ricercatori vogliono approfondire ulteriormente quali forme di esercizio siano più efficaci e in che modo l'intensità o la durata influenzino la salute del cervello.

La prima autrice, la Dott.ssa Wai-Ying Wendy Yau, sottolinea che anche piccoli cambiamenti possono fare la differenza. "Vogliamo incoraggiare le persone a proteggere il proprio cervello mantenendosi fisicamente attive. Ogni passo conta; anche piccoli miglioramenti possono avere effetti significativi a lungo termine."

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