Accordo per porre fine alla chiusura del governo degli Stati Uniti questa settimana

Washington è pronta a porre fine al più lungo blocco governativo della sua storia. Domenica sera, il Senato ha approvato una mozione con 60 voti a favore e 40 contrari, proponendo un disegno di legge di finanziamento temporaneo che consentirà al governo di riaprire questa settimana.

Per raggiungere questo obiettivo, otto senatori democratici hanno infranto la disciplina del partito e si sono uniti alla maggioranza repubblicana per sbloccare il disegno di legge dopo quattordici votazioni fallite dall'inizio dello shutdown, il 1° ottobre. Sebbene la votazione si fosse già svolta, al momento in cui scriviamo, il disegno di legge non aveva ancora completato l'intero iter legislativo al Senato.

Sarà poi rinviato alla Camera dei Rappresentanti , dove si prevede una rapida approvazione, poiché il testo attuale è stato elaborato da loro stessi. La votazione avrà luogo non appena i membri del Congresso di tutto il Paese potranno recarsi a Washington tra oggi e domani.

Va notato che il caos negli aeroporti causato dalla mancanza di controllori di volo e personale di sicurezza a seguito della chiusura delle attività del governo federale ha portato a numerose cancellazioni. Ieri, il Presidente della Camera Mike Johnson ha invitato i membri del Congresso a tornare al Campidoglio per poter votare entro 36 ore.

"Dopo 40 giorni di inutili sofferenze, sembra che il nostro lungo incubo nazionale stia finalmente giungendo al termine", ha dichiarato. Johnson ha promesso "lunghi giorni e notti di lavoro" per recuperare il tempo perduto e rimettere in carreggiata l'agenda legislativa, bloccata da metà settembre.

Ieri il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha esortato i controllori di volo a tornare al lavoro. Sui social media, si è lamentato del fatto che molti professionisti non stiano ancora lavorando, "anche se sanno che riceveranno il loro stipendio completo", nonostante l'annuncio di domenica sera.

Trump ha promesso un bonus di 10.000 dollari ai "grandi patrioti che non si sono presi una pausa" durante la chiusura delle attività governative. Allo stesso tempo, ha chiarito di "non essere contento" di "coloro che non hanno fatto altro che lamentarsi e prendersi una pausa, anche se tutti sapevano che sarebbero stati completamente retribuiti nel prossimo futuro".

Mentre negli aeroporti torna la normalità, a Capitol Hill procedono le procedure affinché il progetto normativo possa superare le fasi finali ed entrare in vigore questa settimana per riaprire le attività del governo.

Tuttavia, questa non è una soluzione definitiva. L'accordo prevede l'estensione dei finanziamenti pubblici fino alla fine di gennaio 2026 e l'aggiunta di tre progetti di spesa a lungo termine per i dipartimenti più urgenti. In cambio, i repubblicani hanno accettato di votare entro la fine dell'anno sull'estensione dei crediti d'imposta dell'Obamacare, una delle principali richieste dei democratici.

Tuttavia , l'impegno è solo verbale e non garantisce l'approvazione dei sussidi, il che ha causato un profondo disagio nell'ala progressista del partito con gli otto dissidenti che hanno sostenuto questo accordo, poiché inizialmente si cercava un patto vincolante per salvare i fondi dell'Obamacare.

I negoziati hanno sbloccato la situazione, nonostante le intense pressioni sociali ed economiche. Centinaia di migliaia di dipendenti pubblici non ricevono ancora lo stipendio, i beneficiari del programma federale di assistenza alimentare erano sull'orlo della perdita dei loro sussidi e il sistema di controllo del traffico aereo del Paese è sull'orlo del collasso a causa della carenza di controllori di volo.

La senatrice democratica Jeanne Shaheen ha difeso la sua decisione di sostenere l'accordo, affermando che "tenere il governo chiuso per un'altra settimana o un altro mese non cambierebbe l'esito" dei negoziati e ha ricordato a tutti che " i dipendenti pubblici e le famiglie più vulnerabili non possono continuare a pagare il prezzo di questa situazione di stallo politico".