Una ventata di aria fresca per il mercato delle telecomunicazioni mobili

Sembra esserci speranza per il nuovo quadro normativo delle telecomunicazioni.
Secondo una recente pubblicazione della CIU e i dati dell'INEGI, il Prodotto Interno Lordo (PIL) nazionale ha registrato una crescita dell'1,2% rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso e dello 0,7% rispetto al trimestre immediatamente precedente.
Il settore delle telecomunicazioni mobili ha registrato il secondo trimestre consecutivo di espansione e ripresa. I ricavi di questo segmento sono cresciuti del 6,5% annuo in termini nominali, con un fatturato totale di 92,468 miliardi di pesos. Si tratta di un ritmo 5,4 volte superiore a quello osservato nell'economia nel suo complesso. Di seguito sono riportati alcuni dettagli sui risultati del mercato della telefonia mobile nel secondo trimestre del 2025, prima dell'entrata in vigore dei nuovi organismi di regolamentazione che sostituiranno l'IFT, segnando l'inizio di una nuova era per la concorrenza e gli investimenti nel settore.
Questi dati segnano il secondo trimestre consecutivo di espansione, generando ottimismo e progresso nel settore. Da un lato, i ricavi derivanti dai servizi mobili, che includono servizi voce, dati e a valore aggiunto, sono cresciuti del 5,3% annuo, trainati dall'aumento della base utenti e dal continuo utilizzo dei dati mobili.
In termini di vendite di apparecchiature, si è registrato un aumento del 7,3%, sostenuto dalle strategie di vendita implementate dai principali operatori per incoraggiare la migrazione dei clienti verso piani tariffari più vantaggiosi e il rinnovo dei dispositivi. In questo periodo, Telcel ha rappresentato il 66,3% del fatturato, seguita da AT&T con il 22,4%, Telefónica con il 6,7% e dagli operatori di rete mobile virtuale (MVNO) nel loro complesso, il restante 4,6%.
Telcel ha registrato 60,863 miliardi di pesos (mdp) in questo periodo, con un incremento annuo del 5,2%. L'operatore si distingue per l'accelerazione della crescita del segmento postpagato, passato dal 5,5% al 7,8%, mentre i ricavi prepagati hanno invertito la tendenza negativa del primo trimestre (-2,5%), crescendo dell'1,2%. Per componente, i ricavi da servizi hanno registrato un sostanziale miglioramento, passando dallo 0,8% al 4,0%, mentre il segmento delle apparecchiature ha invertito la tendenza, passando dal -14,5% al 9,2%.
Da parte sua, AT&T Messico ha registrato una crescita annua dell'8,6% nel secondo trimestre del 2025, con un fatturato di 20,615 miliardi di pesos. Questa performance è spiegata da un aumento del 7,6% dei servizi di telefonia mobile, trainato dall'espansione della base clienti, e da un aumento del 10,2% delle vendite di apparecchiature, a testimonianza della strategia commerciale incentrata sul rinnovo dei dispositivi e su piani tariffari di maggior valore.
Al terzo posto, Telefónica Movistar, che sta cercando di uscire dal Paese, ha registrato un calo annuo del 2,8%, con un fatturato di 6,147 miliardi di pesos. Questo risultato è dovuto a un calo del 21,0% nelle vendite di apparecchiature, parzialmente compensato da un aumento del 3,8% dei ricavi da servizi. L'operatore ha indicato che la crescita sostenuta degli accessi postpagati è stata il principale motore dei ricavi da servizi durante il trimestre.
E gli operatori di reti mobili virtuali (MVNO) nel loro complesso hanno continuato la loro rapida espansione, raggiungendo i 4,843 miliardi di pesos, pari a una crescita annua del 31,1%. Questa performance è spiegata dalla solida espansione della loro base di utenti, supportata da offerte di nicchia e strategie commerciali digitali.
Secondo questi dati, con incrementi annuali dell'1,3% nel primo trimestre e del 6,5% nel secondo, il mercato ha dimostrato la sua resilienza e capacità di ripresa, sostenuta sia dall'ampliamento della base utenti sia dalla ripresa della componente delle vendite di apparecchiature.
Telcel si distingue, detenendo ancora due terzi del mercato, mentre AT&T e Telefónica mantengono strategie di crescita differenziate e gli MVNO consolidano il loro ruolo di operatori di nicchia con espansioni a due cifre. La sfida centrale per il settore sarà l'implementazione dei nuovi organismi di regolamentazione, che sostituiranno l'IFT e avranno l'opportunità di bilanciare la concorrenza e incentivare gli investimenti in infrastrutture.
Eleconomista