Viaggio tra i tesori dell’Emilia dalle terre del gusto a quelle dei motori

Il paesaggio è quello dei primi rilievi dell’Appennino tosco-emiliano, tra distese di oliveti e vigneti, colline, vallate, piccoli agglomerati di case rurali, borghi medioevali che sembrano essere stati cristallizzati nel tempo. Siamo in un pezzo di Emilia lontano dal frastuono, a Sud di Bologna. Ad appena 23 chilometri dal centro storico del capoluogo regionale sprofonderete in un silenzio rotto solo dai rumori della natura. Ed è qui che sorge Palazzo di Varignana, molto più di un resort di lusso (cinque stelle), costruito intorno a un castello di campagna del 1705 (Palazzo Bentivoglio) ed esteso su trenta ettari di terreno, con bassi edifici in pietra integrati armoniosamente nell’ambiente. Questa struttura ricettiva è anche un’azienda agricola (Agrivar) a cui fanno capo 650 ettari di terreno - dei quali 265 di uliveti -, pluripremiata per la produzione di olio d’oliva con il proprio marchio. Una destinazione ancora poco conosciuta dagli italiani e amata invece da turisti statunitensi, inglesi e tedeschi. Non solo per la sua bellezza, incorniciata com’è dal verde di boschi e coltivazioni (è dotata anche di un giardino ornamentale che è stato inserito nel network dei Grandi giardini italiani). E’ infatti un’ottima base di partenza per scoprire alcuni tesori emiliani. Dalle eccellenze alimentari Dop, come il Parmigiano Reggiano, prodotto in un territorio che abbraccia il Parmense, il Reggiano, la provincia di Modena e parte di quella di Bologna. Per arrivare alla “terra dei motori”, nel Modenese e nel Bolognese, con marchi leggendari come Ferrari, Pagani, Lamborghini. Nei musei Ferrari e Pagani potrete vedere i modelli che hanno fatto la storia dell’auto, della Formula 1, dei rally internazionali.
Palazzo di Varignana prende il nome dall’omonimo paesino che domina la vallata. I suoi dintorni fondono storia, arte e modernità. A poco più di 18 chilometri di distanza svetta Dozza, uno dei borghi medioevali più belli d’Italia. Un paese, sul crinale di una collina, dove l’arte è il fil rouge che lega piazze, vie e facciate degli edifici, con opere e murales (oltre cento) realizzati nel corso degli anni da vari esponenti del panorama artistico contemporaneo. Tutto nato da una manifestazione che si svolge in settembre a partire dagli anni Sessanta, la Biennale del muro dipinto. Un evento che richiama artisti da tutto il Paese, per dipingere sui muri delle abitazioni che circondano la possente Rocca Sforzesca, voluta alla fine del XV secolo da Caterina Sforza, con la riedificazione sulle precedenti rovine di fortezze bolognesi del 1250. Dozza merita una visita di almeno mezza giornata, utile per visitare anche gli appartamenti della Rocca, tra il salone, i salottini e le camere da letto, la cucina, le prigioni, le stanze di tortura, i camminamenti sulle torri.
Il resort, dotato di 150 camere, offre diverse escursioni. Per gli amanti della buona tavola è immancabile una visita a uno dei tanti caseifici dislocati sull’Appennino. Come il Rosola, a Zocca, sulle montagne modenesi, dove è possibile assistere al ciclo di produzione del Parmigiano Reggiano, uno dei formaggi più famosi del mondo. Qui potrete scoprire come cambino gli aromi a seconda dei territori - differenze date principalmente dal foraggio con il quale vengono nutrite le mucche – e la rigidità del disciplinare di produzione, sempre sotto il severo controllo del consorzio. Il caseificio consente, previo appuntamento, di osservare le varie fasi di lavorazione, sino alla stagionatura di 24, 36 o 60 mesi.

Se amate la Formula 1 e i rally non rinunciate a visitare, nella vicina provincia di Modena, il Museo Ferrari e il Museo Horacio Pagani, tra Maranello e a San Cesario sul Panaro. Il primo vi consentirà di entrare nel cuore della leggendaria storia della casa automobilistica fondata nel 1939 da Enzo Ferrari e diventata uno dei più prestigiosi marchi, a livello mondiale, del made in Italy. Una storia gloriosa raccontata da indimenticabili modelli, protagonisti di gare sofferte, di storiche vittorie, a volte di sconfitte. Il museo è meta di turisti e appassionati provenienti da ogni parte del mondo. Proprio come quello che a San Cesario, Horacio Pagani ha voluto dedicare alle sue supercar, auto di lusso con elevatissime prestazioni richiestissime negli Stati Uniti, in Europa e nei Paesi del Golfo. In entrambi i casi vi immergerete in un mondo fatto di innovazione, tecnologie all’avanguardia, design di altissimo livello, visionarietà.

Dopo una giornata dedicata alla scoperta del territorio circostante potrete sempre rigenerarvi nella SPA di Palazzo di Varignana (4 mila metri quadrati), nelle sue camere o in una delle sei ville circostanti ricavate dalla ristrutturazione di antiche cascine. Oppure lasciandovi tentare dagli Health & Wellness Retreats ispirati al metodo messo a punto dalla nutrizionista Anna Maria Acquaviva, direttrice scientifica del resort. Metodo basato su una alimentazione funzionale, per il benessere psicofisico. Il resort dispone anche di campi da tennis e piscine. Cinque i ristoranti, dove degustare i vini prodotti dall’azienda agricola, dall’Albana al Sangiovese.
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