Se viaggi a Stoccolma adesso sei al buio: un record, ma non è la Notte Polare

Visitare Stoccolma in inverno significa mettere in conto giornate molto brevi e una luce naturale ridotta al minimo. Tuttavia, il dicembre 2025 sta superando qualsiasi aspettativa, trasformando la capitale svedese in una delle città più buie d’Europa. Nei primi quindici giorni del mese, la luce solare si è mostrata per appena mezz’ora complessiva, un dato eccezionale che ha attirato l’attenzione di meteorologi oltre che di visitatori.
Non si tratta di Notte Polare, fenomeno tipico delle regioni oltre il Circolo Polare Artico, ma di una combinazione di fattori atmosferici che sta rendendo l’esperienza invernale a Stoccolma particolarmente cupa. Per chi sta pianificando un viaggio o è già sul posto, capire cosa sta succedendo aiuta a interpretare questa oscurità non come un’anomalia, ma come un evento raro e storico.
Perché Stoccolma è così buiaChe l’inverno della Svezia sia avaro di luce è cosa nota, ma quest’anno i numeri parlano chiaro: nelle prime due settimane di dicembre, la quantità di sole registrata è stata praticamente simbolica.
A spiegare il fenomeno è stato Viktor Bergman dell’Istituto meteorologico e idrologico svedese, che ha sottolineato come il cielo sopra Stoccolma sia rimasto quasi costantemente coperto.
La causa principale è stata la presenza di sistemi di bassa pressione instabili, ai quali si è aggiunto tempo mite e umido, che hanno originato una coltre di nubi persistenti, senza vere finestre di sereno.
Anche nei rari momenti in cui il sole era tecnicamente presente, i suoi raggi risultavano troppo deboli per filtrare attraverso le nuvole. Questo ha impedito qualsiasi reale apporto di luce, creando un effetto di oscurità continua durante le già brevi ore diurne.
Il confronto con i dati storici rende la situazione ancora più impressionante: tra il 1991 e il 2020, Stoccolma ha registrato in media circa 33 ore di sole nell’intero mese di dicembre. Al giro di boa di metà mese, invece, ci si trova lontanissimi da quel valore.
Un evento storico per viaggiatori e residentiÈ importante chiarire che Stoccolma non rientra nelle aree soggette alla Notte Polare, durante la quale il sole non sorge mai sopra l’orizzonte per settimane. Qui il sole continua a sorgere, almeno in teoria, ma le condizioni atmosferiche stanno annullando di fatto la sua presenza. Questo rende il fenomeno ancora più singolare, perché legato non alla posizione geografica estrema, ma a una combinazione meteo particolarmente sfavorevole.
Se la tendenza dovesse proseguire, dicembre potrebbe entrare negli archivi climatici come il mese più buio dal 1934, quando la quantità di luce solare fu talmente bassa da essere considerata pari a zero ore.
Anche ipotizzando una seconda metà del mese più luminosa, le previsioni indicano che sarà difficile avvicinarsi alla media stagionale. A peggiorare la percezione dell’oscurità contribuisce anche la mancanza di vere nevicate: normalmente la neve riflette la luce, rendendo l’ambiente visivamente più chiaro, ma quest’anno questo effetto naturale è quasi assente.
Per chi viaggia a Stoccolma in questo periodo, il buio diventa così parte integrante dell’esperienza. Le luci natalizie, i caffè accoglienti e l’atmosfera intima della città assumono un ruolo centrale, trasformando un record negativo in un’occasione unica per scoprire il lato più autentico e invernale della capitale svedese.
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