Cascate ghiacciate, le 7 più suggestive da vedere in Italia in inverno

L’acqua diventa ghiaccio a zero gradi centigradi. Lo si impara sui banchi di scuola, lo si dimostra praticamente uscendo nella natura quando le temperature dell’inverno si fanno rigide, soprattutto nei contesti montani. Qui, infatti, i corsi d’acqua impetuosi che nelle stagioni calde rombano tra le valli e i rilievi si trasformano in opere d’arte naturali dall’eleganza gelida e silenziosa.
Certo, servono le condizioni giuste perché un torrente montano, specie dove si forma una cascata, fermi la propria corrente sotto il morso del ghiaccio e si trasformi. Serve poca esposizione solare, condizioni geologiche e meteorologiche favorevoli. Ma in alcuni luoghi succede praticamente sistematicamente: lungo tutto l’arco alpino, le cascate ghiacciate attirano fotografi, escursionisti, amanti della natura. Tutti accomunati dalla ricerca della meraviglia in queste sculture d’acqua allo stato solido. E ogni inverno l’Italia si trasforma in una galleria d’arte per queste opere naturali a cielo aperto.
Cascate di Nardis (Trentino-Alto Adige)Nel cuore del Parco Naturale Adamello-Brenta, le Cascate di Nardis sono una delle attrazioni naturali più celebri del Trentino. La sua grandezza la rende una meta gettonata e spettacolare già d’estate, per via del salto di oltre 130 metri che si apre maestoso nella Val di Genova. L’acqua scorre in mille rivoli sui grandi gradini di roccia, modellati nel corso di un tempo infinito, di fronte a una sorta di anfiteatro naturale decisamente scenografico.
In inverno questo luogo diventa ancor più clamoroso: le pareti d’acqua della cascata si congelano progressivamente, trasformandosi in un imponente muro di ghiaccio verticale, ideale non solo per fotografie sensazionali, ma anche per gli ardimentosi praticanti dell’ice-climbing, l’arrampicata sul ghiaccio.
Cascata dell’Acheronte (Valle d’Aosta)Immersa nella valle laterale di Valnontey, non lontano da Cogne, ai piedi delle montagne della Valle d’Aosta, la Cascata dell’Acheronte è un’altra perla dell’inverno italiano.
Il suo nome evoca antiche leggende: nella mitologia greca l’Acheronte è il fiume sul quale naviga la barca di Caronte, che traghetta le anime dei defunti nell’Ade. C’è però poco di infernale in questa meravigliosa cascata, che offre ai visitatori un panorama di pura bellezza naturale.
La Cascata dell’Acheronte ha la bellezza di essere composta da un unico canale incuneato tra le pareti rocciose, che quando congela diventa un solo blocco, una lingua bianca e spessa che rappresenta una attrazione unica per gli scalatori appassionati di ghiaccio. Il salto si trova a oltre 1900 metri di quota e per essere ammirato si deve affrontare un sentiero di avvicinamento non molto lungo né difficile, da percorrere in un’ora e mezzo circa.
Candela delle Meraviglie (Lombardia)Nei pressi di Livigno, nota località turistica invernale, sorge una delle cascate ghiacciate più note, simboliche e particolari dell’arco alpino: la Candela delle Meraviglie.
Questa colonna di ghiaccio, separata dalla parete rocciosa, somiglia a una lingua di cristallo sospesa nel vuoto: è meravigliosa da osservare nelle limpide giornate d’inverno, nonché da esplorare, essendo una delle destinazioni preferite per chi pratica ice-climbing.
Le temperature rigide di Livigno favoriscono la formazione di ghiaccio compatto, spesso per buona parte dell’inverno, rendendo questa destinazione una delle più gettonate delle Alpi Centrali.
Sogno del Gran Scozzese (Trentino-Alto Adige)La Val Daone, nella parte sud-occidentale del Trentino e non lontano dal confine con la Lombardia, è un regno della natura ancora poco conosciuto ma straordinariamente ricco di cascate ghiacciate. Qui, durante l’inverno, pare si formino oltre 140 cascate di ghiaccio per via dei tantissimi torrenti e corsi d’acqua che scendono dalle montagne.
Tali formazioni sono diventate celebri sin dagli anni Ottanta, quando furono scoperte e salite dai primi alpinisti, e ogni anno attirano sportivi e avventurieri desiderosi di esplorare queste pareti di cristallo.
Una delle cascate più suggestive, visitabile anche da semplici escursionisti che si limitano a volerla ammirare, è quella che porta il bizzarro nome di Sogno del Gran Scozzese. La si raggiunge percorrendo un breve sentiero che parte dal Lago di Malga Boazzo, costeggia una delle sue sponde e arriva fino al cospetto dell’imponente salto.
Cascate di Valbione (Lombardia)In Lombardia, nei pressi di Ponte di Legno, si trova una collezione di cascate invidiabile: una parete rocciosa corredata da diversi salti che d’inverno congelano, regalando uno spettacolo unico.
Accade in Valbione, altopiano oltre i 1200 metri di altitudine, dove una camminata attraverso boschi e paesaggi innevati culmina nell’arrivo su un pianoro dove, superato un pittoresco laghetto anch’esso gelato, si gode della vista panoramica sul Flusso, sul Brivido Caldo, sulla Candelotta e sulla Madre. Sono i nomi assegnati alle cascate dagli scalatori, che qui trovano un vero e proprio parco giochi per la loro passione.
Le Cascate di Valbione sono uno dei luoghi più spettacolari per chi vuole ammirare dei salti d’acqua ghiacciati durante l’inverno: il sentiero per arrivare sull’altopiano è alla portata di tutti, lungo circa cinque chilometri con partenza da Ponte di Legno. Serve solo l’attrezzatura necessaria ad affrontare un’escursione nei mesi invernali.
Cascata del Diedro (Piemonte)La Val Formazza è una valle laterale della Val d’Ossola, in Piemonte, ed è considerata una delle valli più fredde e suggestive della zona. Qui si trova la cosiddetta Cascata del Diedro, un salto d’acqua che con l’arrivo dell’inverno si trasforma in un enorme muro di ghiaccio.
La Cascata del Diedro beneficia di alcune caratteristiche che ne rendono facile il congelamento, come l’essere posta in ombra rispetto alla luce solare.
Il salto si trova a circa 1300 metri di altitudine nei pressi dell’abitato di Chiesa, visibile già dalla strada per arrivarci.
Cascate di Vallesinella (Trentino-Alto Adige)Ancora Trentino: in Val Rendena, tra l’Adamello e il gruppo del Brenta, vicino a Madonna di Campiglio le Cascate di Vallesinella sono una meta affascinante in qualsiasi stagione.
Anche se non hanno la verticalità di certi pinnacoli di altri luoghi delle Alpi, la loro posizione scenografica rappresenta una caratteristica unica e suggestiva. Durante l’inverno, quando la neve copre il terreno, il ghiaccio prende progressivamente possesso delle cascate, fissandole in stalattiti cristalline e immergendo il salto in un silenzioso abbraccio.
Raggiungere le Cascate di Vallesinella in inverno richiede spesso dell’attrezzatura specifica, come ad esempio racchette da neve. L’escursione, tuttavia, è piuttosto semplice: è lunga circa cinque chilometri, parte da Prà de la Casa e sale in modo molto moderato fino ai 1580 metri sul livello del mare della zona dove si trovano i salti.
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