Trenta anni fa ci lasciava Mia Martini, la sua voce ha segnato la nostra musica

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Trenta anni fa ci lasciava Mia Martini, la sua voce ha segnato la nostra musica

Trenta anni fa ci lasciava Mia Martini, la sua voce ha segnato la nostra musica

Trenta anni fa, il 12 maggio 1995, ci lasciava Domenica Berté, in arte Mia Martini. Nata a Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, il 20 settembre 1947, trascorre i suoi primi anni a Porto Recanati. Ma la sua grande passione la porta a Milano. Qui, nel 1962 incontra il discografico Carlo Alberto Rossi e diventa una "ragazza ye-ye", ossia una corista per brani twist e rock del periodo. L'anno dopo, la pubblicazione del primo 45 giri, con il nome d'arte Mimì Bertè.

Nel 1969 la futura Mia Martini si trasferisce a Roma, insieme con la madre e le sorelle. Conosce Renato Fiacchini, anche lui aspirante cantante non ancora "diventato" Renato Zero. La svolta arriva nel 1970 quando il fondatore dello storico locale Piper, Alberigo Crocetta, la proietta in un orizzonte internazionale, lanciandola al grande pubblico. Mimì Berté diventa Mia Martini. "Padre davvero" è il primo brano con il nuovo nome d'arte ed esce nel 1971. L'anno seguente incide "Piccolo uomo", che si rivela un grande successo. Il testo è di Bruno Lauzi e l'interpretazione è magistrale, tanto che vince il Festivalbar di quell'anno.

Ma è il 1973 l'anno del capolavoro. "Minuetto", firmato Franco Califano e Dario Baldan Bembo, è in assoluto il suo 45 giri più venduto. Con il brano vince di nuovo il Festivalbar, a pari merito con Marcella Bella. Da questo momento, i suoi dischi e brani vengono tradotti anche all'estero, Germania, Spagna e Francia, soprattutto. Oltralpe, la paragonano alla leggendaria Edith Piaf. La critica europea nel 1974 la considera la cantante dell'anno e con "È proprio come vivere", Mia Martini vince il Disco d'oro: un milione di dischi venduti negli ultimi tre anni. L'anno dopo, nel 1975, la Rai le tributa il dovuto, con lo special "Mia", in cui figurano anche Lino Capolicchio e Gabriella Ferri.

Nel 1977 durante un concerto in Francia, viene notata dal famoso cantautore e attore Charles Aznavour che la vuole accanto a sé per una serie di spettacoli da portare nei teatri, fra i quali il Sistina di Roma dove viene effettuata anche una ripresa televisiva.

Durante la registrazione del disco "Per amarti", si innamora di Ivano Fossati. Con il cantautore pubblica i dischi "Vola" e l'ottimo "Danza", del 1979. Nel 1982 partecipa per la prima volta a Sanremo con il brano scritto ancora da Fossati "E non finisce mica il cielo", che inaugura il Premio della Critica. Sempre nello stesso anno, realizza "Quante volte", arrangiato da Shel Shapiro, che ottiene un grande successo anche all'estero.

Il 1983 è l'anno del suo ritiro dalla scene, causato da una diceria che legherebbe alla sua presenza eventi negativi e che da alcuni anni si porta dietro. Il silenzio dura fino al 1989, quando l'amico Renato Zero convince il direttore artistico del Festival di Sanremo, Adriano Aragozzini, a farla partecipare al famoso concorso canoro. Il brano "Almeno tu, nell'universo" è un successo e vince nuovamente il Premio della Critica.

Sull'onda dell'entusiasmo, Mia Martini incide l'album "Martini Mia". Il brano "Donna", firmato dal musicista partenopeo Enzo Gragnaniello, va al Festivalbar e il disco si aggiudica il Disco d'oro, per le oltre 100.000 copie vendute. L'anno dopo, a Sanremo, il brano scritto da Franco Califano, "La nevicata del '56", vince il terzo Premio della critica.

Il suo amore per la città di Napoli è testimoniato da un'altra esperienza musicale, quella con Roberto Murolo nel celebre duetto “Cu' mme” (ancora di Enzo Gragnaniello), uscita sul finire del 1991. Nel 1993, accetta di duettare con la sorella Loredana Bertè a Sanremo. Il brano "Stiamo come stiamo" però, non sfonda. L'anno dopo, nel 1994, Mia Martini incide "La musica che mi gira intorno", in cui canta cover scelte tra i repertori di cantanti come De André, De Gregori e Lucio Dalla.

L'ultima apparizione televisiva risale all'ultima puntata del programma “Papaveri e Papere”, andata in onda sabato 8 aprile 1995 su Raiuno, in cui Mimì aveva cantato molte canzoni storiche del Festival di Sanremo.

Il 12 maggio del 1995, a quarantasette anni, Mia Martini viene ritrovata morta nel suo appartamento, a Cardano al Campo, Varese. Da mesi, la cantante soffriva di un fibroma all'utero, ed assumeva abbondanti dosi di farmaci anticoagulanti. Secondo la procura di Busto Arsizio però, sarebbe morta a causa di un arresto cardiaco, causato da un abuso di stupefacenti.

Rai News 24

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