Netanyahu: "Porre fine ad Hamas, accordo non a ogni prezzo"
Missili dallo Yemen, scatta allarme a Gerusalemme e Tel Aviv. Lo ha reso noto l'esercito israeliano.
"Oggi impongo sanzioni alla relatrice speciale del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite Francesca Albanese per i suoi sforzi illegittimi e vergognosi di sollecitare un'azione della Corte penale internazionale contro funzionari, aziende e dirigenti statunitensi e israeliani". Lo ha scritto su X il segretario di Stato americano Marco Rubio, sottolineando che "la campagna di guerra politica ed economica di Albanese contro gli Stati Uniti e Israele non sarà più tollerata".
Nella mattinata americana il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, parteciperà a una cerimonia in memoria di Yaron Lischinsky e Sarah Lynn Milgrim, i due dipendenti dell'ambasciata israeliana assassinati a maggio. Lo riporta il Times of Israel. L'evento avrà luogo presso l'ambasciata a Washington alle 10.30 ora locale.
Hamas ha annunciato di aver mostrato "flessibilità" nei colloqui in corso con Israele, giunti al quarto giorno, dichiarandosi disposto a rilasciare dieci ostaggi nell'ambito di un possibile accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. In una dichiarazione ufficiale, riportata dal Times of Israel, il movimento palestinese ha sottolineato che sta lavorando "in modo serio e con spirito positivo con i mediatori per superare gli ostacoli", pur riconoscendo che permangono divergenze su alcune questioni fondamentali.
Tra i nodi ancora da sciogliere figurano l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza, il ritiro delle forze israeliane dal territorio e la necessità di garanzie concrete per un cessate il fuoco permanente. Nonostante la rarità di un simile comunicato durante negoziati in corso, il messaggio non segnala però progressi concreti nelle trattative.
"Vogliamo porre fine al dominio di Hamas a Gaza, in modo che non rappresenti una minaccia. Nel perseguire il nostro obiettivo comune, abbiamo condiviso strategia e tattiche, che implicano un coordinamento completo piuttosto che pressioni. Il presidente Trump vuole un accordo, ma non a qualsiasi prezzo. Anch'io". Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, come riportato dai media statunitensi, in occasione di incontri al Senato americano.
In preoccupante aumento i casi sospetti di meningite tra i bambini sotto i 5 anni, nei governatorati di Khan Younis e Gaza. Lo ha detto il portavoce dell'Onu, Stephane Dujarric. Segnalati anche casi di diarrea con sangue e sindrome da ittero acuto nei siti di sfollamento ormai sovraffollati. "La carenza di forniture mediche e prodotti per la pulizia - ha aggiunto il portavoce - ha gravi ripercussioni sanitarie e ostacola una risposta adeguata. Stiamo chiedendo l'ingresso a Gaza di kit igienici e materiali per la pulizia. E, a titolo di promemoria, dall'inizio di marzo non è entrato alcun articolo per l'igiene".
Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a 22 aziende di Hong Kong, Emirati Arabi Uniti e Turchia per il loro ruolo nel contribuire alla vendita del petrolio iraniano. Lo rende noto il Dipartimento del Tesoro Usa.Le vendite di petrolio vanno a beneficio della Forza Quds del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell'Iran, la più potente organizzazione paramilitare iraniana, ha affermato il Tesoro. Gli Stati Uniti hanno designato la Forza Quds come organizzazione terroristica. Secondo il Dipartimento del Tesoro, la Forza Quds impiega società di facciata al di fuori dell'Iran, che utilizzano conti offshore, per trasferire centinaia di milioni di dollari di profitti derivanti dalle vendite di petrolio iraniano, allo scopo di aggirare le sanzioni statunitensi.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto le accuse secondo cui Israele starebbe cercando di espellere forzatamente la popolazione palestinese dalla Striscia di Gaza, dichiarando invece che l'obiettivo è quello di offrire "un'opportunità" a chi desidera partire. "Non stiamo cacciando nessuno, e non credo che sia nemmeno ciò che suggerisce il presidente Trump", ha detto Netanyahu ai giornalisti al Campidoglio, poco prima di incontrare il leader della maggioranza al Senato statunitense John Thune.
"Si chiama libertà di scelta, e niente più di questo. Nessuna coercizione, nessuna dislocazione forzata. Se le persone vogliono lasciare Gaza, dovrebbero avere il diritto di farlo e non essere tenute sotto la minaccia delle armi da Hamas", ha aggiunto. Le dichiarazioni arrivano mentre circolano indiscrezioni secondo cui Netanyahu avrebbe confidato ai deputati del Likud che la distruzione sistematica degli edifici a Gaza mira a lasciare ai palestinesi una sola opzione: andarsene. Il piano originario di Donald Trump, annunciato a febbraio, prevedeva un trasferimento permanente della popolazione di Gaza, ma il presidente è tornato sui suoi passi da allora, mentre Israele continua a presentare la proposta come un'iniziativa di "migrazione volontaria".
Un soldato israeliano è stato ucciso nel sud della Striscia di Gaza durante un attacco da parte di miliziani di Hamas, che hanno tentato di rapirlo nei pressi di Khan Younis. Lo ha annunciato l'esercito israeliano (Idf), precisando che il militare, ilcui nome sarà reso noto in un secondo momento, era alla guida di un escavatore quando è stato assalito. Lo riporta il Times of Israel.
Secondo la ricostruzione dell'Idf, diversi uomini armati di Hamas sono emersi da un tunnel e hanno attaccato le truppe israeliane. Il soldato avrebbe lottato con i suoi aggressori, ma è stato infine ucciso dai colpi sparati dai miliziani. I militari israeliani presenti nell'area hanno aperto il fuoco contro gli assalitori, colpendone alcuni e impedendo il rapimento. L'incidente è attualmente oggetto di ulteriori indagini da parte dell'esercito.
Rai News 24