In 50mila hanno già firmato per lo stop alla caccia

La proposta di Legge di iniziativa popolare voluta da Animalisti Italiani, Enpa, Lac, Lav, Lndc Animal Protection e Oipa, per l’abolizione della caccia, la tutela di orsi e lupi, l’incremento delle aree protette e il divieto di ingresso dei cacciatori nelle proprietà private, ha superato poco prima di Ferragosto la fatidica soglia delle 50mila firme necessarie per poterla depositare in Parlamento.
La raccolta firme era iniziata lo scorso 25 giugno. Le adesioni sono giunte velocissime, a fronte dei sei mesi previsti per poter presentare la norma in Parlamento. Cosa che non dovrebbe stupire dal momento che la stessa Eurispes – sottolineava una recente nota di Lav – da sempre certifica l’avversione dei cittadini italiani nei confronti della caccia, con valori che nel tempo hanno registrato il 76% di contrari .
«Siamo molto felici di questo risultato, raggiunto in meno di un mese e mezzo a fronte dei sei mesi previsti e per il quale ringraziamo tutti coloro che hanno lasciato la loro firma», dichiarano le associazioni animaliste nell’annunciare il prossimo che «prevede il deposito della nostra proposta di Legge al Senato».
In quel ramo del Parlamento – ricordano le organizzazioni – da alcune settimane è in discussione il disegno di Legge “sparatutto” voluto dalla maggioranza, che ha l’obiettivo di demolire le tutele degli animali selvatici, concedendo ancora più spazi ai cacciatori e più animali da uccidere per il loro sanguinario divertimento, giungendo addirittura ad eliminare il limite temporale massimo alla stagione di caccia e a ridurre le aree protette.
Nel corso delle audizioni presso le Commissioni riunite del Senato, Ambiente e Agricoltura, sono state sentite solo quattro associazioni ambientaliste mentre sono state ben otto le associazioni di cacciatori ascoltate, evidenziando così il forte sbilanciamento a favore del mondo venatorio, in clamoroso spregio alla stragrande maggioranza dei cittadini che da sempre si dichiara contraria alla caccia e che le rilevazioni Eurispes attestano al 76% della popolazione italiana.
«Ora le stesse Commissioni dovranno esaminare la nostra Proposta di Legge per l’abolizione della caccia», proseguono le associazioni, «speriamo che questa nostra iniziativa riesca a rafforzare l’opposizione all’iter parlamentare del Ddl Sparatutto».
Nel frattempo, il Movimento 5 Stelle ha depositato oltre mille emendamenti, seguito da Avs Alleanza Verdi e Sinistra con più di 500 emendamenti e dal Partito Democratico con più di 300, con l’obiettivo di tentare di bloccare quello che a tutti gli effetti è un tentativo di “deregulation venatoria” mai registrato prima.
Le associazioni continuano: «Abbiamo già chiesto un incontro al presidente del Senato Ignazio La Russa, per consegnare nelle sue mani le firme raccolte a sostegno della nostra proposta di Legge per l’abolizione della caccia. Vogliamo portare la richiesta del 76% degli italiani dentro le stanze del potere politico dove in queste settimane i partiti di maggioranza stanno decidendo uno scandaloso e violento attacco agli animali selvatici».
Infine, le associazioni animaliste, ricordano che la raccolta firme proseguirà fino a inizio settembre, in modo da dare a quante più persone possibile la possibilità di sentirsi partecipi di questo ambizioso progetto che vuole finalmente mettere a tacere i fucili di quella risicata minoranza di cittadini con in tasca la licenza di caccia che rappresenta lo 0,7% degli italiani.
In apertura foto di Antonello Nusca/Sintesi
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