Il dj Protopapa: “Mi aspetto un Pride più politico, in tredici anni è cambiato molto”

Due nuovi brani, ‘Mini Pony’ e ‘Croccante’, usciti da poco, la prossima partecipazione al Milano Pride - la tredicesima da dj e producer - e una serie di appuntamenti in tutta Europa: Protopapa, all’anagrafe Stefano Protopapa, è uno degli artisti che stanno esportando maggiormente la cultura e la musica italiana all’estero.
Come è nata ‘Mini Pony’?
“Quando ho scritto il pezzo con il produttore Dumar era un momento in cui c’era tanta musica country in giro, si vedevano soprattutto figure grandi e ipermascolinizzate. Questo mi ha fatto reagire e pensare invece a quanto siano belle le cose meno sensazionaliste, più “piccole”. Quindi ho pensato a un brano in quest’ottica, ma sempre nel mio modo goffo e ironico di vedere le cose. Sébastien Delage ha accettato, anche se il suo è un genere diverso da quello di ‘Mini Pony’. L’idea era quella di prendere l’immagine di un personaggio solitamente forte e macho, in questo caso il cowboy, e renderla capace anche di innamorarsi di un altro cowboy. Nel videoclip della canzone ci sono anche dei personaggi omofobi”.
E poi c’è la bandana…
"E’ un simbolo importante perché riprende il bandana code di chi era omosessuale negli anni Settanta. A seconda del modo in cui veniva portata, si suggeriva agli altri l’orientamento di chi la indossava”.
Negli ultimi anni c’è stata una maggiore apertura anche del mondo della musica su tematiche Lgbtqia+. Cosa è cambiato?
"Mi sono sentito molto solo e non rappresentato quando ero ragazzino, sono cresciuto con la sensazione di essere un alieno. Negli ultimi anni tanti artisti e artiste si espongono e quindi anche i giovani hanno la consapevolezza di poterlo fare”.
Tu sei un dj di fama internazionale, quale aspetto italiano porti nel mondo?
"Tantissima musica italiana quando faccio le session, con l’italo disco la gente si emoziona sentendo cantare italiano, io canto in console. Vado sempre a scoprire le città”.
Anche quest’anno sarai al Milano Pride, come è cambiata questa manifestazione?
"Ci sono da 13 anni e ho visto un enorme cambiamento. A Milano, come a Roma, i carri sono tantissimi. Partecipano tanti brand e questo serve senza dubbio per renderlo un evento di grande portata. Quest’anno vedremo un cambiamento ulteriore, forse sarà più politico anche visti i temi di cui parla il Governo”.
La collaborazione dei tuoi sogni?
"Ho lanciato nell’universo la volontà di remixare un brano di Madonna. Sta lavorando a ‘Confessions Part 2’, chissà che magari qualcosa possa venire fuori”.
Cosa auguri a Protopapa?
"Di arrivare vivo all’uscita dell’album (ride, ndr) e continuare a girare il mondo con la musica. Vorrei vedere più libertà negli artisti non consueti”.
Luce