ElevenLabs: si può clonare qualsiasi voce dal telefono

ElevenLabs ha portato la clonazione vocale direttamente sullo smartphone. Fino a ieri, per usare ElevenLabs si doveva aprire il browser, accedere al sito e sperare che la connessione tenesse. Un processo un po’ macchinoso. Ora basta scaricare l’app. Scrivere il testo, scegliere la voce, e in pochi secondi l’audio è pronto. Tutto dal telefono, e in tempo reale.
La clonazione vocale di ElevenLabs sbarca su smartphoneI numeri di ElevenLabs raccontano una storia interessante. Tantissimi utenti accedevano già al servizio direttamente dal browser del telefono, non dal computer. Creavano le clip vocali lì, poi passavano su app come CapCut, Instagram o InShot per montarle, aggiungere musica o pubblicarle.
Jack McDermott, responsabile mobile dell’azienda, conferma: “Nell’ultimo anno abbiamo visto un’esplosione di creatività. Creator, marketer, educatori che usavano ElevenLabs dal browser mobile e chiedevano un’esperienza nativa.” Insomma, la gente voleva questa funzione, e finalmente l’ha avuta.
Cosa si può fare con 10 minuti gratisIl piano gratuito offre circa 10 minuti di audio al mese. Sembra poco? Dipende da come si usano. 10 minuti possono diventare: 20 clip da 30 secondi per TikTok; 5 narrazioni da 2 minuti per YouTube; 1 podcast completo se si parla velocemente. L’app include anche il nuovo modello v3 alpha, che permette di controllare le espressioni vocali con tag specifici.
ElevenLabs sta costruendo un ecosistema completo. Ha già l’app Reader per ascoltare articoli e ebook. Ora aggiunge la generazione vocale da mobile. Il prossimo passo? Speech-to-text e agenti conversazionali AI, sicuro.
Le opportunità e i rischi della clonazione vocale, il gioco vale la candela?Questa tecnologia sta diventando mainstream a una velocità impressionante. Tra qualche mese, creare contenuti con voci artificiali sarà normale come mettere un filtro su Instagram. Questo significa che i creator potranno produrre contenuti multilingue istantaneamente; le aziende potranno creare spot pubblicitari senza doppiatori; e gli studenti potranno trasformare gli appunti in podcast personalizzati. Ma c’è il rovescio della medaglia: deepfake vocali, truffe telefoniche più sofisticate, perdita di autenticità nei contenuti.
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