Bruno ammazzato con una polpetta wurstel e chiodi, il cane eroe premiato da Meloni: aveva salvato 9 dispersi

A Taranto
L'esca nella struttura di addestramento del bloodhound molecolare. La premier: "Atto vile, codardo, inaccettabile". L'ipotesi della rappresaglia per le operazioni contro i combattimenti clandestini tra cani

Bruno aveva ritrovato nove persone disperse, era stato premiato più volte, anche dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Che ha definito “una notizia che stringe il cuore, un atto vile, codardo, inaccettabile” quella della barbara e spietata uccisione del cane da soccorso sulla quale indagherà la Procura di Taranto. La deputata Michela Vittoria Brambilla ha presentato denuncia formale per la costituzione di parte civile “se, come auspicabile, vi sarà un processo“.
Bruno era un cane molecolare, razza bloodhound, dell’unità cinofila da soccorso Endas. È stato ucciso senza pietà, ha sofferto in maniera atroce: con un bocconcino di wurstel pieno di chiodi. Una trappola ordita da ignori che non ha lasciato scampo al cane. L’esca sarebbe stata gettata nella struttura di addestramento di Talsano, borgata di Taranto.
A ritrovare il corpo dell’animale Arcangelo Caressa, istruttore del cane, che ha un sospetto: un gesto di rappresaglia per le attività di Bruno che si occupava anche di operazioni che puntavano allo smantellamento di associazioni dedite ai combattimenti clandestini tra cani. Qualora i responsabili dovessero essere scoperti, quello di Bruno potrebbe diventare il primo caso di applicazione della Legge Brambilla, entrata in vigore a inizio luglio.
Sui social il cordoglio anche di Ignazio La Russa, Presidente del Senato. “L’uccisione di Bruno, il cane eroe dell’unità da soccorso Endas, è un atto barbaro e incivile su cui mi auguro le autorità preposte possano fare piena luce. A chi lo ha addestrato, a chi lo ha amato e a chi con lui ha condiviso tanti momenti belli e preziosi, giunga la mia affettuosa vicinanza”.
Una notizia che stringe il cuore. Un atto vile, codardo, inaccettabile.
Grazie per tutto ciò che hai fatto, Bruno. pic.twitter.com/e5eSpPzQJ4
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) July 5, 2025
“Un’esca riempita di chiodi – le parole della deputata presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente – ha dato a Bruno una morte orrenda, lunga e dolorosissima, per l’emorragia interna, proprio a lui che aveva salvato tante vite di uomini. Al pensiero di tale sconfinata efferatezza c’è da vergognarsi di appartenere alla razza umana. Probabilmente chi ha compiuto questo gesto nefando non lo ha fatto per cieca crudeltà, ma con uno scopo preciso, perché Bruno aveva contribuito a far sequestrare cani utilizzati nei combattimenti”.
“A maggior ragione occorre individuare il colpevole e applicare la pena prevista dalla legge Brambilla. Lo dobbiamo a questo nobile animale, vittima di una mano ignobile e scellerata. Chiedo alle forze dell’ordine di compiere ogni sforzo perché il responsabile della morte del cane Bruno sia assicurato alla giustizia e ne risponda secondo le nuove norme della legge Brambilla, che prevede per chi uccide un animale adoperando sevizie o prolungandone volutamente le sofferenze fino a 4 anni di carcere e 60mila euro di multa”.
L’uccisione di Bruno, il cane eroe dell’unità da soccorso Endas, è un atto barbaro e incivile su cui mi auguro le autorità preposte possano fare piena luce. pic.twitter.com/2YS11kS8D0
— Ignazio La Russa (@Ignazio_LaRussa) July 6, 2025
l'Unità