Le Borse di oggi, 7 novembre. Mercati tiepidi in Europa, a Milano focus sulle trimestrali

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Le Borse di oggi, 7 novembre. Mercati tiepidi in Europa, a Milano focus sulle trimestrali

Le Borse di oggi, 7 novembre. Mercati tiepidi in Europa, a Milano focus sulle trimestrali

Si chiude oggi una settimana di alti e bassi sui listini globali, appesantiti dalle vendite sui titoli tecnologici legati all’intelligenza artificiale. Il tutto mentre gli azionisti di Tesla nella notte hanno approvato il maxi bonus per l’ad Elon Musk da mille miliardi in dieci anni. A Piazza Affari occhi puntati in avvio sulla stagione dei conti, in particolare su Banco Bpm e Pirelli dopo le trimestrali diffuse ieri a mercati chiusi, per proseguire con i conti Mps sopra le attese, pubblicati stamattina come quelli di Unipol, che anche in questo caso ha comunicato numeri in forte crescita.

Sullo sfondo i nuovi attacchi ucraini alle raffinerie russe che spingono il greggio e le tensioni commerciali Usa-Cina sulla catena dei semiconduttori che mantengono alta l'incertezza. Per i dati macro oggi in agenda il commercio estero della Germania, termometro del ciclo manifatturiero europeo.

Juventus, perdite giù a 58,1 milioni

Con il 99,9% del capitale rappresentato in assemblea, è stato approvato il bilancio di esercizio 2025 della Juventus, chiuso al 30 giugno scorso. Il documento evidenzia una perdita di 58,1 milioni di euro, in forte riduzione rispetto all'esercizio precedente (199,2 milioni), soprattutto grazie al ritorno di partecipazione alla Uefa Champions League e dei maggiori proventi da gestione diritti calciatori.

Tim in Borsa +2%, BofA alza il target price

Tim brilla in Borsa con Bank of America che ritocca il target price del 4% a 0,54 euro da 0,52 euro. Gli analisti ritengono che "potrà superare gli obiettivi per gli esercizi 2025, 2026 e 2027, con revisioni al rialzo dei risultati dell'esercizio 2025. Nel frattempo, lo slancio operativo è positivo". A Piazza Affari il titolo sale del 2% a 0,49 euro, mentre il listino principale è in calo dello 0,5 per cento.

Milano peggiora con l'Europa, in luce Mps e Tim

La Borsa di Milano (-0,7%) peggiora, in linea con l'andamento degli altri listini europei. Sui mercati prevale l'incertezza mentre si attendono i dati sulla disoccupazione negli Stati Uniti. A Piazza Affari positiva la performance di Tim (+2,4%). Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 76 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,42%.

Nel listino principale mostra i muscoli Mps (+2%), dopo i conti migliori delle attese e con le prospettive future dopo la conquista di Mediobanca (+0,7%). Acquisti anche Moncler (+2%) e Snam (+0,7%). Seduta in netto calo per Lottomatica (-3,5%) e Prysmian (-3%). Male anche il settore assicurativo dove Generali cede l'1,8%, dopo la conferma del rating da parte di Fitch, e Unipol (-2,5%), nonostante i conti in crescita. Giù Diasorin (-1,6%), dopo il taglio della guidance, e Stellantis (-1%), in controtendenza rispetto ai concorrenti tedeschi che intravedono una soluzione sui problemi relativi alla fornitura di microchip.

Honda rivede al ribasso le stime sull'utile annuale, colpa di chip e dazi

La persistente carenza di semiconduttori continua a pesare sulla produzione e la redditività di Honda, costretta a rivedere al ribasso le proprie stime sui profitti per l'anno fiscale in corso. Nell'esercizio che termina al prossimo marzo, l'utile netto della seconda casa auto giapponese dovrebbe attestarsi a 300 miliardi di yen, equivalenti a circa 1,69 miliardi di euro, contro i 420 miliardi precedentemente annunciati: si tratta di una flessione del 64,1%.

Stessa andatura per le previsioni sull'utile operativo, che passa da 700 a 550 miliardi di yen, e il fatturato, abbassato a 20.700 miliardi di yen, da quota 21.100. I numeri del primo semestre fiscale chiuso a settembre offrono un quadro già critico: l'utile netto è sceso del 37% a quasi 312 miliardi di yen, mentre l'utile operativo ha registrato un calo del 41%.

Un ruolo significativo nel deterioramento dei conti arriva dalle tensioni commerciali con gli Stati Uniti; ad aprile l'amministrazione Trump aveva innalzato le tariffe sulle importazioni di veicoli giapponesi dal 2,5% al 27,5%, per poi ridurle al 15% nei negoziati avviati a settembre.

Rheinmetall lancia joint venture per produrre satelliti spaziali

Il colosso tedesco delle armi Rheinmetall produrrà in futuro anche satelliti spaziali. L'azienda ha comunicato a Duesseldorf il lancio di una joint venture con la società satellitare finlandese Iceye. La joint venture denominata Rheinmetall Iceye Space Solutions ha sede a Neuss, dove uno stabilimento di Rheinmetall che produce componenti per l'industria automobilistica verrà gradualmente convertito alla produzione di armamenti.

Rheinmetall detiene il 60% delle quote, mentre i finlandesi il 40%. L'attività operativa dovrebbe iniziare entro la fine dell'anno e il primo satellite dovrebbe essere prodotto a Neuss il prossimo anno. Stando alla nota del gruppo, si tratta dei cosiddetti satelliti SAR, che forniscono immagini di ricognizione molto precise alle forze armate. La tecnologia proviene da Iceye, un'azienda piuttosto piccola con 700 dipendenti, mentre Rheinmetall ne ha circa 40.000 in tutto il mondo.

Realizzi su Unipol (-1,2%) dopo i conti, per i broker poche sorprese

Il titolo Unipol cede l'1,2%, scambiando a circa 19,1 euro dopo la pubblicazione dei conti dei nove mesi, arrivati in mattinata. Equilibrato il giudizio di Intermonte: “Unipol ha riportato risultati sostanzialmente in linea con le attese e senza particolari sorprese”. Secondo Equita, la società ha riportato risultati leggermente migliori delle attese, “principalmente grazie al danni” e che la sorpresa positiva nel pre-tax deriva da “un più alto risultato finanziario netto a 188 milionì contro stime a 79 milioni di euro”.

L'oro torna sopra i 4.000 dollari l'oncia

L'oro torna sopra i 4.000 dollari, dopo un avvio in sordina. Le quotazioni registrano un lieve rialzo dello 0,01% a 4.007 dollari l'oncia, dopo aver toccato un massimo di giornata a 4.014 dollari.

Europa debole tra economia Usa e trimestrali

Borse europee deboli dopo i dati sul mercato del lavoro americano e le possibili ricadute sulle decisioni della Fed per il taglio dei tassi. I mercati si mostrano volatili mentre permangono le incertezze sugli investimenti per l'intelligenza artificiale e gli esiti delle trimestrali. Sul fronte valutario il dollaro si rafforza sulle principali valute. L'euro scende a 1,1537 sul biglietto verde.

In calo Madrid (-0,6%) e Londra (-0,4%). Poco mosse Parigi (+0,03%) e Francoforte (-0,07%). I principali listini sono appesantiti dalle utility (-0,5%), con il prezzo del gas che scende dello 0,4% a 31,41 euro al megawattora. Fiacche le banche (-0,2%) e le assicurazioni (-0,5%). Poco mosso il comparto tecnologico (-0,06%). Sale l'energia (+0,1%), in linea con il prezzo del petrolio. Il Wti guadagna l'1,3% a 60,21 dollari al barile e il Brent guadagna l'1,1% a 64,12 dollari. Seduta positiva per il settore delle auto (+1%) e il lusso (+0,7%).

L'utile di Banca Profilo nei 9 mesi cresce del 30%

Banca Profilo archivia i 9 mesi con un utile netto consolidato in crescita a 9,4 milioni di euro (+30,3% anno su anno). I ricavi netti consolidati ammontano a 50,7 milioni di euro (-4,4% anno su anno). Forte attenzione al contenimento dei costi operativi con una riduzione del 10,6% nel solo terzo trimestre.

Il risultato operativo, al netto delle poste non ricorrenti, è pari a 10 milioni di euro (-19% anno su anno) per un cost income dell'80,4% Il Cet1 ratio è pari a 22,6%. La raccolta totale della clientela è a 5,5 miliardi di euro (-15,7% sul 31 dicembre 2024), da attribuire principalmente all'uscita dei banker nel terzo trimestre.

Banca centrale turca alza al 33% stime sull'inflazione nel 2025

La Banca centrale della Turchia ha rivisto, dal 25%-29% al 31%-33%, le proprie stime sui livelli di inflazione che saranno raggiunti alla fine del 2025. Lo ha affermato il governatore dell'Istituto bancario, Fatih Karahan, come riportano i media turchi.

"Sebbene il processo di disinflazione, in corso da giugno 2024, abbia recentemente rallentato, garantiremo che l'inflazione rimanga in linea con i nostri obiettivi intermedi attraverso le misure che adotteremo. Continueremo a utilizzare tutti gli strumenti di politica monetaria con determinazione", ha affermato Krahan, presentando ad Ankara l'ultimo rapporto annuale rispetto all'inflazione, che in ottobre ha raggiunto il 32,87%, segnando un lieve calo rispetto al mese precedente, mentre in nel maggio del 2024 aveva raggiunto un picco con il 75,45%.

Lovaglio (Mps): “Decisione su delisting Mediobanca nel nuovo piano”

"Con un flottante del 14% Mediobanca è un titolo poco liquido però è troppo presto per prendere la decisione di delistare Mediobanca, questo fa parte del nostro piano industriale". Lo ha detto l'ad di Mps, Luigi Lovaglio, in conference call con gli analisti.

L’Europa apre positiva, si guarda alle trimestrali

Le Borse europee aprono la seduta in terreno positivo. I principali listini del Vecchio continente mettono da parte i dubbi sugli investimenti per l'intelligenza artificiale e si concentrano sulle trimestrali. Si cercano anche indizi sulle prossime mosse delle banche centrali per ulteriori tagli ai tassi d'interesse. Avvio in rialzo per Francoforte (+0,29%) e Parigi (+0,27%). Fiacca Londra (-0,11%).

Milano apre in rialzo, scatta Mps

Prime fasi in rialzo per la Borsa di Milano con il Ftse Mib a +0,38 e 43.229 punti. Sul listino, scatta Mps (+3,68%) dopo conti superiori alle attese. Tra gli altri bancari, Intesa +0,27%, Unicredit piatta, Mediobanca +2,17%. Unipol in calo dello 0,33% dopo la trimestrale. Ben intonata Tim (+0,94%). Tra gli industriali, Stellantis +0,63% e Pirelli +0,16%.Per quanto riguarda gli energetici, Enel lima lo 0,06%, Eni sale dello 0,50%.

Tutto l'utile Mps a cedola, “ampio cuscinetto di capitale”

Mps promette di destinare tutto il suo utile a dividendo, grazie alla disponibilità di un ampio cuscinetto di capitale, pari a 770 punti di Cet1 ratio, rispetto ai requisiti minimi imposti dalla Bce. Lo si apprende nella nota sui risultati dell'istituto senese. Dopo la conclusione dell'Opas su Mediobanca, il Monte dispone ancora di un Cet 1 capital ratio fully loaded del 16,9% (rispetto al 19,6% del 30 giugno 2025), mentre il total capital ratio fully loaded è al 19,3% (rispetto al 21,8% del 30 giugno 2025) e al 20,5% del 31 dicembre 2024). "Tali valori - spiega la nota - non includono gli utili di periodo, assumendo il dividend pay-out fino al 100% dell'utile netto del gruppo Mps".

Unipol, l'utile dei 9 mesi sale a 1,23 miliardi (+48%)

Unipol ha chiuso i primi mesi del 2025 con un utile netto consolidato di 1,235 miliardi di euro, in crescita del 48% rispetto allo steso periodo del 2024, includendo il contributo delle partecipazioni bancarie al 30 settembre 2025 e con un utile netto consolidato contabile di 1,12 miliardi (+54,7%) che tiene conto con contributo di Bper e della Popolare di Sondrio solo fino al 30 giugno.

La raccolta diretta assicurativa, spiega una nota, sale del 10,8% a 12,6 miliardi, di cui 6,8 miliardi dal danni (+4,5%) e 5,9 miliardi dal vita (+19%). L'utile del gruppo assicurativo cresce del 45% a 961 milioni.

L'utile di Mps batte le stime, nuovo piano nel 2026

Mps ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto di 1.366 milioni di euro, in calo del 12,7% sullo stesso periodo del 2024. Al netto degli effetti fiscali - il 2024 aveva goduto di benefici fiscali per 470 milioni a fronte dei 78 milioni di euro di quest'anno - il risultato è in crescita del 17,5%. Nel terzo trimestre l'utile sale del 16,5% a 474 milioni, battendo le attese degli analisti ferme a 366 milioni.

Mps presenterà il nuovo piano industriale, che terrà conto dell'acquisizione di Mediobanca, nel corso del primo trimestre 2026.

L'Asia chiude in calo, pesano i dubbi su tecnologia

Le Borse asiatiche chiudono in calo, in scia con Wall Street e appesantite dalla flessione del comparto tecnologico. I mercati si interrogano sul futuro dell'intelligenza artificiale e sul livello degli investimenti.

Chiusura in rosso per Tokyo (-1,19%), con la flessione di Advantest e SoftBank. Sul fronte valutario lo yen è poco variato sul dollaro a 153,40, e a 177 sull'euro. A contrattazioni ancora in corso sono in calo anche Hong Kong (-0,96%), Shanghai (-0,22%), Shenzhen (-0,24%), Seul (-1,81%) e Mumbai (-0,24%).

Crolla l’export in Cina ad ottobre, -1,1%

Brusca frenata di export e import della Cina a ottobre, oltre le attese, a marcare un'economia incerta tra consumi asfittici e tensioni commerciali con gli Usa. In base ai dati dell'amministrazione delle Dogane di Pechino, le spedizioni hanno avuto un saldo annuo negativo a -1,1%, in brusca correzione dal +8,3% di settembre e dal +3% stimato alla vigilia, mentre gli acquisti all'estero sono saliti di appena l'1%, a fronte del +7,4% di settembre e delle attese a +3,2%. Tuttavia, il surplus commerciale si è attestato lo scorso mese a 90,07 miliardi di dollari, stabile sui 90,45 miliardi di settembre e meno dei 95,6 miliardi attesi.

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