I repubblicani eleggeranno domenica il loro nuovo presidente e hanno come obiettivo l'Eliseo.

I membri, che hanno iniziato a votare online nel tardo pomeriggio di sabato, hanno tempo fino alle 18:00. per scegliere il candidato che ricoprirà la posizione vacante da quando l'ex leader Eric Ciotti ha scelto di allearsi con il Rassemblement National (RN) quasi un anno fa, in occasione delle elezioni legislative anticipate.
Sarà la segretaria generale del partito, Annie Genevard, che è anche ministra dell'Agricoltura, ad annunciare i risultati nel tardo pomeriggio presso la sede parigina dei repubblicani.
Nonostante Bruno Retailleau sia il favorito contro Laurent Wauquiez, il metodo di voto rende incerto il risultato: il numero di iscritti è praticamente triplicato nel corso della campagna, passando da 43.859 a 121.617, senza che sia possibile stabilire chi trarrà vantaggio da questi reclutamenti, effettuati a ritmo serrato dai due candidati.
"Vantaggio Retailleau, ma grande campagna Wauquiez", riassume un ex LR che conosce bene la sua ex famiglia politica.
"Crea sorpresa"Ma Wauquiez è fiducioso: "Farò una sorpresa", ha detto a Le Figaro.
Una vittoria schiacciante fornirebbe al vincitore un argomento valido per lanciarsi nella corsa all'Eliseo sulla destra.
Una vittoria risicata, invece, complicherebbe il suo compito di imporsi di fronte a rivali come Edouard Philippe, il favorito nei sondaggi, o anche sostenitori di Bruno Retailleau, come il presidente dell'Hauts-de-France Xavier Bertrand o il sindaco di Cannes David Lisnard, che chiedono primarie aperte alla destra, mentre la Vandea vuole limitare il voto ai membri di LR.
Il candidato di destra e di centro "dovrà essere designato nel corso di grandi primarie aperte, da Renaissance ai Repubblicani", ha chiesto domenica a Ouest-France il centrista Hervé Morin, portavoce di Nouvelle Energie, il partito del sindaco di Cannes.
Anche Laurent Wauquiez rifiuta di sentire parlare di primarie aperte e ha ripetutamente sollevato il rischio di "diluire la destra nel partito di Macron" se il suo presidente avesse un doppio ruolo con Beauvau, citando "voci" su un accordo elettorale con Edouard Philippe.
Il deputato dell'Alta Loira ha già preso l'iniziativa, chiedendo una rivincita con Bruno Retailleau l'anno prossimo per designare il candidato LR all'Eliseo.
"Per favore, non lasciamoci prendere subito da ossessioni presidenziali che ci sono costate care!" ha risposto il vandeano, che si è impegnato a restare a Beauvau in caso di vittoria, affermando di essere "un ministro politico, non un tecnocrate".
Philippe contro WauquiezAll'interno del nucleo comune, seguiamo da vicino l'elezione del presidente di LR, partito che ha rischiato di scomparire con l'uscita di Eric Ciotti e che ha ripreso slancio dopo essere entrato al governo a settembre con uno dei suoi a Matignon, Michel Barnier, censurato tre mesi dopo dalla sinistra e dal RN.
Sabato, durante un incontro a Marsiglia, Edouard Philippe ha riservato i suoi attacchi al deputato dell'Alta Loira.
"I francesi non si lasciano ingannare da coloro che si abbandonano al trumpismo di poco conto sognando di resuscitare il campo di prigionia del Conte di Montecristo a Saint-Pierre-et-Miquelon", ha ironizzato Edouard Philippe, attaccando Laurent Wauquiez, che aveva proposto di inviare sull'isola "stranieri pericolosi" soggetti all'obbligo di lasciare il territorio (OQTF).
Laurent Wauquiez gli ha risposto da Puy-en-Velay, dove si era recato all'ufficio LR del dipartimento per votare tramite computer: "Quello che mi fa piacere è che abbia capito che non lo avrei fatto allo stesso tempo".
Il leader dei deputati LR ha dato il massimo in questa campagna elettorale con proposte di estrema destra. Elevando l'ultraconservatrice italiana Giorgia Meloni a "modello per la destra", ha chiesto un raduno della destra, a partire dal ministro della Giustizia, l'ex LR Gérald Darmanin, fino all'eurodeputata zemmourista Sarah Knafo (escludendo il RN e i suoi alleati).
Var-Matin