Questo film iconico con Lucía Bosé compie 70 anni ed è disponibile su Movistar Plus+.
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Uno dei film più iconici del cinema spagnolo compie settant'anni . Ha segnato una svolta nel modo in cui la realtà sociale del suo tempo veniva narrata e compresa. Uscito nel 1955 e attualmente disponibile su Movistar Plus+ , rimane un punto di riferimento del cinema d'autore per la sua audacia formale e la sua prospettiva critica nel pieno della dittatura franchista.
La sua rilevanza e influenza lo mantengono parte integrante del patrimonio cinematografico nazionale. Morte di un ciclista , diretto da Juan Antonio Bardem e interpretato da Lucía Bosé e Alberto Closas, racconta il dilemma morale di una coppia dell'alta società madrilena che investe un ciclista e fugge dalla scena, innescando una spirale di colpa, paura e deterioramento morale.
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Al di là della trama, il film si erge come un ritratto devastante dell'ipocrisia sociale dell'epoca e del conflitto tra coscienza e convenienza. La sua estetica sobria, l'uso del silenzio e la tensione contenuta hanno reso Bardem uno dei grandi innovatori del cinema spagnolo.
Girato in location reali a Madrid, in particolare nella Città Universitaria, il film sfidò la censura franchista, che lo considerava adatto solo ai maggiori di 16 anni, mentre la Chiesa lo considerava "gravemente pericoloso". Tuttavia, il suo successo fu immediato: vinse il Premio FIPRESCI al Festival di Cannes del 1955 e aprì la strada a un nuovo cinema spagnolo, più impegnato, critico e consapevole del contesto politico e sociale.
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Settant'anni dopo, Morte di un ciclista conserva il suo potere simbolico e la sua capacità di coinvolgere lo spettatore. L'interpretazione di Bosé, tra freddezza e fragilità, e quella di Closas, lacerata dal senso di colpa, restano lezioni di compostezza drammatica. Più che una storia di adulterio e rimorso, il film di Bardem è uno specchio morale di una Spagna divisa, un'opera che ha trasformato per sempre il rapporto tra cinema, società e memoria.
El Confidencial