Condannato per omicidio, dichiarato innocente 38 anni dopo

Peter Sullivan è stato condannato per l'omicidio della ventunenne Diane Sindall, violentata e uccisa mentre tornava a casa dal suo turno in un bar di Birkenhead, vicino a Liverpool, nel 1986.
L'ANNO SCORSO IL CASO È STATO RESTITUITO
La Criminal Cases Review Commission (CCRC), istituita per indagare su possibili errori legali, ha rinviato il caso in tribunale l'anno scorso dopo che campioni di sperma prelevati sulla scena del crimine hanno rivelato un profilo del DNA che rimandava a un aggressore non identificato.
SINGHIOZZAVA
Sullivan, che era collegato al caso tramite collegamento video dalla prigione dove sta scontando la sua pena, si è messo a piangere quando gli è stato comunicato che sarebbe stato rilasciato. Si ritiene che Sullivan, ora 68enne, abbia subito la più lunga ingiustizia nei confronti di un prigioniero vivente nella storia del diritto britannico.
"NON SONO ARRABBIATO O OFFESO"
"Non sono arrabbiato, non provo risentimento. Quello che mi è successo è stato molto sbagliato, ma questo non toglie che sia stata una terribile perdita di vite umane. La verità vi renderà liberi", ha dichiarato Sullivan in una dichiarazione letta dal suo avvocato.
Fonte: BBC
Tele1