Giornate d'arte Art Suites a Bodrum

A questo incontro, intitolato “Da qui a dove?”, hanno partecipato i principali pittori della pittura turca contemporanea, tra cui Reyhan Abacıoğlu, Atilla Atar, Dilşad Atasoy, Resul Aytemür, Erol Batırbek, Çetin Bilgin, Zahit Büyükişleyen, Mustafa Dulda, Nihat Kahraman, Baran Kamiloğlu, Süleyman Karakul, Musa Köksal, Veli Mert, Hayati Misman, Necmettin Özlü, Kadir Öztoprak, Sibel Ünalan, Selahattin Yıldırım e Mehmet Yılmaz.
SI CONCLUDERA' CON UNA MOSTRA MOLTO SPECIALE IL 27 SETTEMBREDurante il workshop, gli amanti dell'arte avranno l'opportunità di sperimentare non solo le opere finite, ma anche il processo creativo. Questo evento mira ad abbattere la distanza tra artista e pubblico, trasformando il processo creativo in un'esperienza condivisa.
L'arte non rappresenta solo il visibile; il curatore Karaoğlu ha affermato nel manifesto di questo magnifico incontro: "L'arte non rappresenta solo il visibile; è anche un'indagine sul flusso del tempo, sulle pieghe della memoria e sulle possibilità del futuro ancora da nascere.
Nel nostro laboratorio d'arte intitolato "Da qui a dove?", si incontrano generazioni diverse: un incontro in cui si intrecciano la testimonianza del passato, il battito del presente e l'intuizione del futuro.
Qui, non solo si incontrano gli stili di diverse generazioni; il nostro laboratorio è un punto d'incontro dove si moltiplicano e si rispecchiano a vicenda. Le esperienze, le immagini e gli orientamenti estetici degli artisti si trasformano in un dialogo che interrompe il flusso lineare del tempo. Così, le domande di ieri si intrecciano con le ricerche estetiche di oggi, e le incertezze di oggi aprono le porte all'immaginazione di domani.
La domanda "E adesso?" non richiede una risposta univoca. Anzi, diventerà plurale nella mente del pubblico: l'ansia di una generazione diventerà la speranza di un'altra; un'espressione individuale forse traccerà persino una memoria collettiva.
Questo concetto non indica una destinazione, ma una direzione. Il percorso che inizia qui si estenderà "là", verso un futuro che deve ancora essere nominato, la cui forma è inesplorata e può essere solo intuita.
Questo concetto ci presenta l'arte non come una profezia, ma come una possibilità. Perché l'arte, in ultima analisi, non mappa il futuro; ne indica semplicemente l'orizzonte.
E la nostra domanda è sempre aperta: dove andiamo adesso?
Cumhuriyet