Euroleader: il mercato del lavoro europeo è in buona forma

La presidente della Banca centrale europea Lagarde ha tenuto un discorso sul mercato del lavoro al simposio sulla politica economica di Jackson Hole, ospitato dalla Federal Reserve di Kansas City nel Wyoming.

Lagarde ha osservato che le principali banche centrali hanno adottato le misure di inasprimento più aggressive degli ultimi tempi e che inizialmente vi erano comprensibili preoccupazioni su come un aggiustamento così rapido e completo avrebbe potuto influire sui mercati del lavoro.

Lagarde ha affermato che storicamente la disinflazione ha un costo e si teme che un inasprimento della politica monetaria possa aumentare la disoccupazione.

Lagarde ha invece sottolineato che la situazione è molto diversa da quella che molti si aspettavano, affermando: "L'inflazione è diminuita drasticamente sia nell'area dell'euro che negli Stati Uniti, e ciò è avvenuto a un costo notevolmente basso in termini di occupazione".

Il mercato del lavoro è in una buona posizione

"Il mercato del lavoro europeo ha resistito inaspettatamente bene ai recenti shock, aiutato da una combinazione di fattori positivi a livello globale e di punti di forza locali", ha affermato Lagarde.

La presidente della BCE Lagarde ha sottolineato che comprendendo le fonti della recente resilienza, possiamo prepararci meglio al prossimo shock.

Riferendosi all'aumento dell'offerta di lavoro, Lagarde ha affermato che, da una prospettiva puramente demografica, la capacità dell'Europa di espandere l'offerta di lavoro è limitata.

Facendo riferimento all'aumento del numero e del tasso di partecipazione dei lavoratori stranieri nella regione, Lagarde ha affermato: "I lavoratori stranieri hanno rappresentato la metà della crescita negli ultimi tre anni, anche se nel 2022 rappresentavano solo circa il 9% della forza lavoro totale. Senza questo contributo, le condizioni del mercato del lavoro sarebbero state più rigide e la produzione sarebbe stata inferiore".

Lagarde ha osservato che l'immigrazione potrebbe, in linea di principio, svolgere un ruolo importante nell'alleviare la carenza di manodopera in alcune regioni, ma che in tutti gli scenari plausibili, anche ipotizzando un'immigrazione elevata, la popolazione in età lavorativa nell'area dell'euro continuerebbe a diminuire.