Giovedì si insedierà la commissione parlamentare d'inchiesta sulla gestione dell'INEM

La commissione parlamentare d'inchiesta per indagare sulle responsabilità politiche e gestionali dell'Istituto nazionale per le emergenze mediche (INEM) negli ultimi anni, proposta dall'IL, entrerà in carica giovedì e sarà presieduta da Chega.
L'ufficio del Presidente dell'Assemblea della Repubblica ha confermato a Lusa che la commissione entrerà in carica giovedì, all'ora di pranzo.
Questa commissione, proposta dall'IL e approvata l'11 luglio, una settimana prima dell'ultima riunione plenaria, sarà composta da 24 deputati: otto del PSD, cinque del Chega e altri cinque del PS, due dell'IL e due del Livre, uno del PCP e un altro del CDS-PP.
La commissione sarà presieduta da un membro di Chega, il primo vicepresidente dal PSD e il secondo dal PS. Interrogato anche da Lusa, Chega non ha ancora rivelato chi presiederà l'inchiesta.
Secondo il testo approvato, i deputati hanno 90 giorni di tempo per determinare le responsabilità politiche, tecniche, contrattuali, legali e finanziarie relative all'INEM, anche durante lo sciopero di fine ottobre e inizio novembre 2024, nonché quelle relative alla gara pubblica internazionale per l'appalto del trasporto aereo sanitario di emergenza.
I deputati dovranno inoltre "analizzare, in dettaglio, le decisioni gestionali prese nella fase di preparazione e durante il periodo di sciopero, con particolare attenzione alla loro rispettiva adeguatezza e al loro impatto sul funzionamento del servizio" e "esaminare attentamente la responsabilità politica dei vari partecipanti allo sciopero, incluso il ruolo delle diverse entità nella definizione e nel rispetto dei servizi minimi".
La commissione d'inchiesta valuterà anche "la relazione tra le diverse autorità politiche e l'INEM e chiarirà l'intervento" di tutti i governi dal 2019 nella "rispettiva gestione politica e finanziaria".
Il 4 novembre, gli scioperi dei tecnici di emergenza preospedaliera e dei dipendenti pubblici dell'INEM dovuti agli straordinari hanno causato ritardi nella risposta all'emergenza e hanno evidenziato la carenza di risorse umane presso l'istituto.
Quando i lavori riprenderanno dopo la pausa parlamentare, l'Assemblea della Repubblica istituirà anche un'altra commissione d'inchiesta sugli incendi rurali.
Chega ha lanciato questa iniziativa obbligatoria ad agosto, in seguito agli incendi rurali che hanno colpito il Paese quest'estate.
In seguito alle posizioni espresse dal PS e dal PSD, che hanno respinto questa inchiesta, il partito guidato da André Ventura ha deciso di forzarne la costituzione, avanzando potestativamente, senza che la proposta fosse sottoposta a votazione in plenaria.
Chega vuole che una commissione d'inchiesta valuti "l'intero processo di gestione per la prevenzione e la lotta agli incendi rurali" dal 2017 a oggi e indaghi "sulle varie attività commerciali e sugli interessi economici che presumibilmente prosperano grazie al perpetuarsi degli incendi rurali".
La commissione d'inchiesta si propone di "monitorare l'uso dei fondi pubblici destinati alla lotta contro gli incendi rurali, in particolare i contratti per il noleggio di aerei e l'acquisto di attrezzature", "chiarire appieno la portata dell'operazione di polizia "Control Tower" e indagare sull'esistenza di possibili cartelli o schemi di corruzione nel settore dei vigili del fuoco rurali".
Questa inchiesta parlamentare valuterà anche "le decisioni strategiche che hanno portato il Portogallo a essere l'unico paese del Mediterraneo senza risorse aeree proprie per la lotta agli incendi, nonostante sia il paese europeo con la più alta percentuale di superficie bruciata".
Gli unici deputati del Blocco di Sinistra e del JPP hanno anche proposto la creazione di una commissione d'inchiesta sugli incendi, che dovrebbe essere votata alla ripresa dei lavori parlamentari.
Sempre in tema di incendi, il Parlamento voterà oggi con una commissione tecnica indipendente, proposta dal Partito Socialista, alla quale il Partito Socialdemocratico ha già annunciato il suo accordo.
jornaleconomico