Decine di attivisti abbandonano il PAN per protestare contro la leadership di Sousa Real.

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Decine di attivisti abbandonano il PAN per protestare contro la leadership di Sousa Real.

Decine di attivisti abbandonano il PAN per protestare contro la leadership di Sousa Real.

Più di trenta membri del PAN (Popolo-Animali-Natura) si sono dimessi dal partito il 1° novembre, in un'uscita collettiva che segnala una profonda crisi interna al gruppo politico guidato da Inês Sousa Real.

Tra coloro che lasciano il partito ci sono attivisti, politici locali e leader nazionali e regionali, tra cui l'ex parlamentare Bebiana Cunha, Miguel Queirós, che ha presieduto il Consiglio nazionale della giurisdizione, Nuno Pires, ex leader nazionale, e Anabela Castro, ex candidata principale per Porto alle ultime elezioni legislative.

Data simbolica scelta per celebrare la rottura.

Secondo gli ex attivisti, la scelta della Giornata mondiale vegana per annunciare il loro ritiro è stata simbolica, sottolineando l'importanza della coerenza tra discorso e pratica.

"Quando la coerenza ideologica cessa di esistere, non ha senso continuare. Il PAN ha distorto i suoi ideali. Nel 2011 abbiamo parlato di 'Valorizzare i valori', portando l'etica in politica. Quel progetto è fallito. Oggi, la quantità sembra più importante della qualità", ha affermato Bebiana Cunha, in dichiarazioni all'agenzia di stampa Lusa.

La lettera aperta precedette l'esodo di massa.

Queste dimissioni arrivano dopo che a luglio è stata resa pubblica una lettera aperta firmata dall'ex deputato del PAN e da altri ex dirigenti, in cui si chiedeva una valutazione della leadership del partito "senza timore di dover cambiare", accusando l'attuale leadership di deviare dai "valori fondanti". Un totale di 35 firmatari, tra cui gli ex leader Anabela Castro, Nuno Pires, Miguel Queirós e Carolina Pia, hanno ricordato il lancio del progetto politico Persone-Animali-Natura nel 2009.

"PAN non è più quello di una volta."

Nella sua dichiarazione di dimissioni, Miguel Queirós afferma che "il PAN non è più quello che era: l'unica piattaforma in cui cause e attivismo impegnato sono mai confluiti in una struttura rappresentativa politicamente organizzata, l'unica vera novità che negli ultimi 10 anni in Portogallo è riuscita a riunire l'entusiasmo e a mobilitare la speranza di decine di migliaia di portoghesi".

Anabela Castro conclude che "è con profondo sgomento che vediamo il partito che sognavamo di trasformare in qualcosa di completamente diverso, un collettivo chiaramente più preoccupato di difendere i propri errori strategici e di cercare di sopravvivere senza mantenere la coerenza ideologica con i valori essenziali del PAN".

Il rinvio del Congresso solleva questioni di legalità.

Ex membri del partito indicano il rinvio del congresso elettivo (che avrebbe dovuto svolgersi nel maggio 2025) come un segnale di irregolarità statutaria, ponendo il partito in una situazione potenzialmente problematica dal punto di vista organizzativo.

Inês Sousa Real è stata rieletta portavoce del partito nel maggio 2023 con il 72% dei voti, in un congresso in cui la sua proposta di emendamento statutario prevedeva l'aumento della durata degli incarichi degli organi interni del partito da due a tre anni.

La dirigenza del PAN minimizza l'impatto delle partenze

In una dichiarazione, la dirigenza del PAN afferma di "aver registrato un aumento costante e consistente del numero di nuove adesioni" e che "le dimissioni di membri che erano stati lontani dalla vita attiva del partito per diversi mesi e anni, finiscono per essere un processo di formalizzazione di disimpegni personali che avviene naturalmente".

Il partito aggiunge che "alcune di queste persone, pur essendo ancora formalmente affiliate al PAN, sono state inserite nelle liste dei candidati in competizione con quelle del PAN, in altri casi esprimendo pubblicamente il loro sostegno ad altri partiti nelle ultime elezioni locali, violando gli statuti e mancando di rispetto al lavoro degli altri membri".

Contesto della sconfitta elettorale

Il partito PAN sta attraversando un periodo difficile dalle elezioni legislative del 2022, quando è passato da quattro deputati a uno solo nell'Assemblea della Repubblica, perdendo il suo gruppo parlamentare. Attualmente, Inês Sousa Real è l'unica rappresentante del partito nel parlamento nazionale.

Questa ondata di dimissioni si aggiunge alle altre uscite registrate negli ultimi mesi, segnalando una crisi interna che potrebbe compromettere il futuro del partito, fondato nel 2009 e che ha debuttato nel parlamento portoghese nel 2015.

Jornal Sol

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