PCP sostiene la lotta degli operatori sanitari di Portimão

Una delegazione del Partito Comunista Portoghese (PCP) era presente all'incontro degli operatori sanitari presso l'ospedale di Portimão, nell'ambito della giornata regionale di lotta promossa dall'Unione Sindacale dell'Algarve, il 7 agosto.
In una dichiarazione, il PCP sottolinea di "aver intrapreso la lotta contro le politiche di destra perseguite dal Governo, di cercare soluzioni per valorizzare i professionisti della salute e di affermare che tale valorizzazione è essenziale per la loro permanenza nel SSN e per garantire il corretto funzionamento dei servizi sanitari pubblici".
Parallelamente alla lotta, nell'Assemblea della Repubblica, il PCP ha presentato un disegno di legge per la valorizzazione dei professionisti sanitari nel SSN, che propone "l'avvio di processi di contrattazione collettiva per la valorizzazione di ciascuna delle carriere dei lavoratori sanitari, l'attuazione della dedizione esclusiva e la creazione di un programma per il ritorno dei professionisti sanitari nel SSN".
A livello locale, la CDU (Coalizione Democratica Unitaria) ha presentato una mozione all'Assemblea Municipale di Portimão chiedendo che "il Pronto Soccorso Pediatrico, l'Unità di Degenza Pediatrica, la Sala Parto e il Servizio di Ostetricia dell'Ospedale di Portimão rimangano aperti, pienamente operativi, mantenendo l'erogazione di servizi essenziali e di qualità nell'assistenza materno-infantile per l'intera popolazione", oltre a chiedere "il rispetto di tutti i diritti dei lavoratori dell'Ospedale di Portimão e il pieno utilizzo della loro dedizione e delle loro conoscenze tecnico-professionali".
La proposta è stata respinta, con voti contrari del PSD e astensione del PS, cosa che il PCP considera "intollerabile", criticando la "successiva chiusura dei pronto soccorso", in particolare di ginecologia e ostetricia, e il "comportamento degli eletti locali nei confronti del proprio ospedale e dei suoi dipendenti".
Il partito ha concluso ribadendo: “È urgente valorizzare gli operatori sanitari”.
Jornal do Algarve