Open House propone oggi e domenica una nuova prospettiva su 72 spazi a Lisbona

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Open House propone oggi e domenica una nuova prospettiva su 72 spazi a Lisbona

Open House propone oggi e domenica una nuova prospettiva su 72 spazi a Lisbona

© Lusa

portoghese

Organizzata dalla Triennale di Architettura di Lisbona, giunta alla sua 14a edizione, Open House ha come curatori ospiti quest'anno il duo di architetti Daniela Sá e João Carmo Simões, che hanno deciso di creare "qualcosa di radicale", come hanno spiegato durante la presentazione dell'evento a fine aprile.

Alla base del concept di questa edizione, che durerà ancora una volta un fine settimana, c'è l'idea della città "come un sistema capace di connettere tutto" e che "permette di vivere in comunità", ha sottolineato all'epoca l'architetto, aggiungendo che i suggerimenti di visita dell'Open House "permettono di comprendere meglio queste infrastrutture che le interconnettono".

Tra le anteprime presenti nel programma dell'edizione di quest'anno figurano spazi notevoli dell'architettura cittadina, come il Pantheon Nazionale, il Palazzo di Vilalva - Ufficio del Difensore Civico e la sede dell'Istituto Camões, ma anche altri che si distinguono per la loro unicità, come il Palazzo Fronteira e l'appartamento Casa no Castelo.

Secondo l'organizzazione, l'obiettivo dell'Open House è quello di generare conoscenza e accessibilità al patrimonio della città attraverso visite gratuite a spazi emblematici di riconosciuto valore architettonico o patrimoniale.

Il programma prevede anche itinerari urbani, con quattro nuovi percorsi accompagnati da esperti, visite speciali accessibili a 21 spazi, tour sonori e altri dedicati al pubblico più giovane.

Nel 2016 Daniela Sá ha fondato, insieme a João Carmo Simões, la casa editrice Monade, specializzata in pubblicazioni sul tema dell'architettura, alcune delle quali hanno già vinto premi internazionali.

In questa edizione, il programma Open House comprenderà anche lo studio di architettura RAR.STUDIO, l'edificio Santos Dumont, il centro archeologico di Rua dos Correeiros, l'edificio Madalena 88, il Cimitero Britannico e la Chiesa Anglicana di San Giorgio, la Galleria Boavista e un appartamento in Rua Barbosa du Bocage.

Ideata nel 1992 da Victoria Thornton, la rete Open House Worldwide conta oggi più di 60 città in tutto il mondo, tra cui Londra, Osaka, Salonicco, Zagabria e Buenos Aires.

A Lisbona, l'Open House si tiene ogni anno dal 2012, co-organizzato dalla Triennale di Architettura di Lisbona e dalla Cultural Equipment and Entertainment Management Company/Lisboa Cultura, proponendo la "scoperta di spazi di diversa natura che dimostrano il ruolo decisivo dell'architettura nella vita delle persone ed esemplificano il valore del patrimonio costruito", sottolinea l'organizzazione.

Nel 2023 l'evento portoghese è entrato a far parte di Open House Europe, un consorzio che riunisce 11 organizzazioni culturali e che quest'anno si concentra sul tema dell'architettura come legame tra passato, presente e futuro delle città.

Leggi anche: Open House propone una rivisitazione di 72 spazi a Lisbona il 10 e 11 maggio

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