Il Festival di Cannes si apre con un premio per Robert De Niro

Il Festival di Cannes si è aperto martedì (13) con l'assegnazione della Palma d'oro onoraria all'attore americano Robert De Niro e al film "Fuori", del regista italiano Mario Martone, in lizza per il premio della Selezione Ufficiale della sua 78esima edizione.
La cerimonia è stata presentata dall'attore francese Laurent Lafitte e si è aperta con la proiezione del film "Partir un jour", primo lungometraggio di Amélie Bonnin con Juliette Armanet, in un'atmosfera politicizzata, con una lettera aperta di condanna della campagna militare israeliana a Gaza, che ha creato pressione sulla giuria.
In totale sono 22 i film in concorso, tra cui l'italiano "Fuori", di Martone, che torna in concorso tre anni dopo "Nostalgia". Basato sul romanzo del 1983 "L'università di Rebibbia", il dramma biografico ha come protagonista l'attrice Valeria Golino e racconta la storia della scrittrice Goliarda Sapienza, arrestata per aver rubato dei gioielli, che vive una rinascita grazie all'incontro con alcuni giovani detenuti.
Anche il Brasile è in lizza per la Palma d'Oro con "L'agente segreto", del regista pernambucano Kleber Mendonça Filho.
Il film, interpretato da Wagner Moura, è ambientato a Recife negli anni '70, durante la dittatura militare brasiliana.
Oltre al concorso principale, l'Italia avrà due rappresentanti anche nella sezione parallela "Un Certain Regard", rivolta a film dallo stile inusuale e dalle storie non tradizionali.
Si tratta di: "Testa o croce?", di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, e "Le città di pianura", di Francesco Sossai.
Il primo è un western con protagonisti l'attrice francese Nadia Tereszkiewicz, l'italiano Alessandro Borghi e l'attore americano candidato all'Oscar John C. Reilly. Il film è ispirato alla leggenda dell'Italia postunitaria, quando alla periferia di Roma, cowboy americani e italiani si sfidarono per vedere chi fosse più bravo a domare i cavalli selvaggi. La leggenda narra che vinsero gli italiani.
L'opera di Sossai è ambientata in Veneto, una regione dell'Italia settentrionale che il regista esplora come se fosse un continente.
.
terra