Tragedia sulla spiaggia. La sabbia ha seppellito un ragazzo di 17 anni.

La tragedia è avvenuta a Montalto di Castro, una località turistica situata a circa 120 chilometri a nord-ovest di Roma. Un diciassettenne romano si era recato a Montalto di Castro con il padre e i fratelli per trascorrere la giornata in spiaggia.
Insieme ai suoi fratelli minori, iniziò a scavare una buca nella sabbia. La buca divenne sempre più profonda fino a raggiungere circa 1,5 metri di profondità. Quando i bambini più piccoli tornarono alla loro tenda in un campeggio vicino, il diciassettenne rimase solo e si gettò nella buca. Fu allora che la tragedia si abbatté: le pareti della buca crollarono e la pesante sabbia seppellì completamente il ragazzo.
Una drammatica corsa contro il tempoIl padre di Riccardo si rese conto che qualcosa non andava solo diversi minuti dopo. Preoccupato per l'assenza del figlio maggiore, chiese ai più piccoli dove lo avessero visto l'ultima volta. Gli indicarono dove stavano giocando, permettendo al padre di capire subito che era stato sepolto.
Senza un attimo di esitazione, si precipitò in soccorso. Altri bagnanti e bagnini si unirono alle ricerche. Insieme, scavarono per diverse decine di minuti per raggiungere il ragazzo intrappolato. Tuttavia, il tempo giocava a suo sfavore. Quando finalmente riuscirono a estrarre il corpo dalla sabbia, il ragazzo non respirava e non dava segni di vita.
Un'ambulanza è giunta rapidamente sul posto. I soccorritori hanno iniziato le manovre di rianimazione, ma nonostante gli intensi sforzi per rianimare il diciassettenne, non sono riusciti a salvarlo. I medici hanno anche prestato supporto al padre, che aveva assistito ai drammatici eventi.
Indagine e indagine della ProcuraLa polizia intervenuta sul luogo della tragedia ha interrogato il padre del ragazzo e i testimoni che hanno collaborato alle operazioni di soccorso. Gli agenti hanno messo in sicurezza l'area e raccolto le testimonianze per ricostruire con precisione la dinamica degli eventi. La morte di Riccardo è attualmente oggetto di indagine da parte della Procura, che stabilirà se negligenza o altre circostanze possano aver contribuito alla tragica conclusione di questa gita familiare.
Le fosse pericolose: una minaccia nascosta sulle spiaggeSebbene scavare nella sabbia possa sembrare un divertimento innocuo, esperti e soccorritori mettono in guardia da anni dai potenziali pericoli. Buche grandi e profonde possono crollare in qualsiasi momento, soprattutto se non hanno i lati adeguatamente protetti. Una frana così improvvisa può seppellire una persona e, data la massa e il peso della sabbia, soffocarla in pochi minuti.
Gli scavi rappresentano una minaccia anche per terzi: passanti, bambini o soccorritori.
"Abbiamo molti casi di persone che cadono e si lussano una spalla, un braccio o una gamba. Non ci è mai successo, ma a Mielno e nella zona di Tripla Città ci sono stati casi in cui qualcuno è rimasto sepolto", racconta un soccorritore del WOPR di Kołobrzeg in un'intervista a o2.pl.
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Wprost