Prezzi del petrolio invariati, ma l'incertezza aumenta il ritorno dei dazi

I prezzi del petrolio sul New York Mercantile Exchange sono rimasti sostanzialmente invariati. I solidi dati sull'occupazione negli Stati Uniti hanno sostenuto l'ottimismo del mercato, ma la possibilità di reintrodurre dazi più elevati solleva interrogativi sulla domanda di questa materia prima. Gli investitori attendono la decisione dei paesi OPEC+ sulle quote di approvvigionamento petrolifero del mese prossimo, prevista per il fine settimana.
Un barile di greggio West Texas Intermediate con consegna il giorno VIII viene scambiato a 66,99 dollari sul NYMEX di New York, in calo dello 0,01 percento.
Il Brent su ICE VIII viene scambiato a 68,7 dollari al barile, in calo dello 0,15%.
I solidi dati sul mercato del lavoro statunitense per il mese di giugno, pubblicati giovedì, hanno alimentato l'ottimismo degli investitori e rafforzato le argomentazioni della Federal Reserve statunitense a favore del mantenimento dei tassi di interesse.
Tuttavia, l'incertezza sui dazi incombe sul mercato. La sospensione di 90 giorni nell'attuazione dei dazi statunitensi più elevati termina il 9 luglio e diversi importanti partner commerciali, tra cui l'Unione Europea e il Giappone, non hanno ancora concluso accordi commerciali, sollevando preoccupazioni per l'economia e la domanda di carburante.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato giovedì che Washington inizierà a inviare venerdì lettere ai paesi per stabilire le tariffe per le merci spedite negli Stati Uniti, un netto cambiamento rispetto alle precedenti promesse di concludere una serie di accordi individuali.
Gli investitori sono inoltre in attesa della riunione del fine settimana dell'alleanza OPEC+, durante la quale verrà presa una decisione sulla politica produttiva di questo gruppo di paesi per agosto. Il mercato prevede che l'OPEC+ accetti di aumentare la produzione di 411 mila barili al giorno.
Un aumento inaspettato delle scorte di greggio statunitensi ha alimentato le preoccupazioni del mercato sulla domanda nel maggiore consumatore mondiale di greggio. Il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti (DoE) ha dichiarato mercoledì che le scorte di greggio statunitensi sono aumentate di 3,85 milioni di barili, pari allo 0,93%, raggiungendo i 418,95 milioni di barili la scorsa settimana.
Giovedì Barclays ha annunciato di aver rivisto al rialzo le sue previsioni sul prezzo del greggio Brent di 6-72 dollari al barile per il 2025 e di 10-70 dollari al barile per il 2026, in seguito al miglioramento delle prospettive della domanda. (PAP Biznes)
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