Frans Timmermans, il ragazzo di strada
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La vita di Frans Timmermans è un libro pieno di sorprese. Ogni volta che pensi "beh, ce l'abbiamo fatta", c'è un altro colpo di scena nella pagina successiva. Al primo congresso del nuovo grande partito di sinistra a Nieuwegein, rivelò che si trattava solo di una proposizione subordinata, ma comunque: "Sono cresciuto in parte per strada".
Un'altra perla di una già bella serie di storie di vita: nipote di un minatore, tifoso del Roda JC, tifoso dell'AS Roma, sette lingue, abusi, riduzione gastrica, nuove scarpe da ginnastica.
Sapevo già molto dell'estrema povertà e delle circostanze miserabili che avevano segnato la sua giovinezza nella parte più miserabile del Limburgo, dove tua madre ti rivoltava le mutande solo quando erano nei rifiuti ingombranti, e dove venivano lavate nella tinozza solo settimane dopo, almeno se c'era del sapone a disposizione. Dove il più delle volte nel menu c'erano solo patate, e dove l'intera famiglia lavorava fino alla morte sottoterra nelle miniere statali. E ora questa storia si aggiungeva a tutto questo.
Crea anche un legame: sono nato in un appartamento in Cloekplein a Presikhaaf, ad Arnhem. Cercatelo! Se mia madre, che da piccola aveva solo una manciata di denti, fosse riuscita a mettere le mani su qualche slavinken, i vicini sbaverebbero. Non solo ci sentivamo tutti, ma sentivamo anche gli odori.
I miei genitori venivano dal Brabante, dove era anch'esso molto povero, ma se mia madre fosse ancora viva direbbe: "Da noi non è andata così male come dai Timmerman". Per fortuna, ne ho viste abbastanza per capire Frans Timmermans fino all'ultimo filo. Distorcere i fatti, colorare un po' meglio la realtà, sono anche un po' un fanatico, ma capo dei capi: Frans Timmermans è migliore anche in questo. La sua storia sulle maschere facciali nel volo MH17 precipitato: giù il cappello! Ha anche un che di Diego Maradona e André Hazes: inizia a urlare e ripetere quando in realtà vorrebbe dire, come sabato "Stringetevi forte!", così si faceva alle feste di strada. Le sue origini spiegano anche il modo in cui "il vecchio PvdA-hap" - Rob Oudkerk, Job Cohen, Gerdi Verbeet, Lodewijk Asscher e altri - è stato messo da parte sabato. "Chi non è con me è contro di me" e "l'amico di oggi è il nemico di domani" sono detti profondamente radicati e possono cambiare in qualsiasi momento: sono semplicemente le dure leggi della strada.
Marcel van Roosmalen scrive una rubrica il lunedì e il giovedì.
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