Lavarsi i denti con l'olio di cocco: aiuta e li sbianca? Gli esperti rispondono.

Negli ultimi anni, una pratica nota come "oil pulling" ha guadagnato popolarità: sciacquare la bocca con olio di cocco per diversi minuti con la promessa di sbiancare i denti, migliorare l'igiene orale e ridurre la carica batterica. Tuttavia, gli esperti odontoiatri avvertono che questa tecnica non sostituisce lo spazzolamento con dentifricio o filo interdentale. Ma funziona davvero e sbianca i denti?
Il principale vantaggio di questa pratica è la percezione di denti più bianchi e di una bocca più pulita, ma le prove scientifiche sono ancora limitate e non consentono di consigliarla come trattamento primario di igiene orale.
Studi preliminari hanno dimostrato che l'oil pulling con olio di cocco può ridurre la carica batterica orale e l'indice di placca dentale , soprattutto se eseguito per 10-20 minuti al giorno per almeno una settimana. Uno studio pubblicato sul Journal of Contemporary Dental Practice ha persino confrontato la sua efficacia con quella della clorexidina, mostrando risultati simili nella riduzione della placca.
Tuttavia, l'American Dental Association (ADA) ha affermato chiaramente che non esistono prove scientifiche conclusive a sostegno dei presunti benefici dell'olio di cocco per lo sbiancamento dei denti o come sostituto dello spazzolamento tradizionale.
Le proprietà antimicrobiche dell'olio di cocco
Olio di cocco
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L'olio di cocco contiene acido laurico, un composto con proprietà antimicrobiche che può aiutare a combattere alcuni batteri presenti nel cavo orale, come lo Streptococcus mutans, associato alla carie. Inoltre, alcuni piccoli studi clinici hanno riportato una lieve riduzione di gengivite e alito cattivo dopo un uso costante dell'oil pulling. Tuttavia, gli studi disponibili sono di scarsa qualità metodologica, secondo le revisioni scientifiche pubblicate su PubMed Central.
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Sbianca davvero i denti?
Spazzolino da denti
iStock
Gli esperti affermano che l'olio di cocco può aiutare a rimuovere le macchie superficiali dai denti, come quelle causate da caffè, vino o tabacco , ma non altera il colore interno dello smalto né produce un vero e proprio sbiancamento come fanno i trattamenti al perossido.
Studi in vitro hanno evidenziato effetti minimi sulla luminosità dei denti , ma gli stessi ricercatori sottolineano che questi risultati non possono essere estrapolati alle condizioni di utilizzo reali sugli esseri umani.
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Pertanto, gli specialisti concordano sul fatto che l'olio di cocco possa essere utilizzato come integratore, mai come sostituto, e sempre sotto la supervisione di un dentista. Non dovrebbe essere utilizzato come trattamento primario per malattie parodontali, carie o sbiancamento dentale.Chi desidera uno sbiancamento dei denti sicuro dovrebbe utilizzare prodotti approvati dagli enti regolatori o trattamenti odontoiatrici professionali certificati.
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