Avanza la sentenza che riconosce gli animali come esseri senzienti a Città del Messico.

CITTÀ DEL MESSICO (apro).- La Commissione per l'amministrazione e la giustizia del Congresso di Città del Messico ha approvato una sentenza che riconosce gli animali come esseri senzienti e non come beni immobili o proprietà non reclamate, come stabilito dal Codice civile del Distretto Federale.

La sentenza, approvata all'unanimità durante una sessione virtuale il 5 agosto, propone modifiche al Codice Civile del Distretto Federale affinché gli animali siano riconosciuti come esseri soggetti a considerazione morale e a trattamento dignitoso, ampliando la possibilità di avviare un procedimento civile in loro difesa.

Secondo i legislatori, ciò conferisce legittimità giuridica alla legge sulla protezione e il benessere degli animali di Città del Messico, in quanto fornisce supporto legale per la tutela legale degli animali e la lotta contro i loro abusi.

Il parere approvato dalla Commissione per l'amministrazione e la giustizia potrebbe essere sottoposto al voto del Congresso la prossima settimana durante una sessione straordinaria.

Se approvato, stabilirà quanto segue: "La protezione e il benessere degli animali saranno disciplinati dalle leggi e dai regolamenti applicabili, nonché dalle disposizioni del presente Codice, nella misura pertinente e compatibile con la loro natura."

Martedì scorso, il deputato di Morena, Alberto Martínez Urincho, è intervenuto sulla questione: "Hanno il diritto di non essere considerati cose. Di conseguenza, e in conformità con la norma costituzionale locale, è giuridicamente e biologicamente contraddittorio continuare a classificare gli animali come beni mobili e immobili nel nostro Codice Civile".

Nel frattempo, Elvia Estrada, la legislatrice che presiede la Commissione per la tutela ambientale, i cambiamenti climatici e la protezione ecologica, ha dichiarato: "Al di là delle credenze e delle opinioni, non possiamo non considerare un fatto scientificamente provato che gli animali sono esseri senzienti e, di conseguenza, coscienti".