Una nuova truffa bancaria ha allertato migliaia di utenti: "È stato rilevato un trasferimento di importo elevato..."

Purtroppo, le truffe bancarie sono diventate una minaccia costante per gli utenti ed è comprensibile che i criminali informatici, attraverso i loro attacchi, cerchino di rubare i nostri soldi e i nostri dati per continuare a commettere reati.
Per raggiungere questo obiettivo, i "cattivi" hanno molti modi per ingannarci e farci cadere nelle loro trappole, ma senza dubbio uno dei loro metodi preferiti, o almeno uno dei più ripetuti, è il phishing. Il phishing è una tecnica che consiste nell'impersonare qualcuno tramite messaggi SMS, in cui si finge di provenire da un'organizzazione, un servizio o, a volte, una persona nota.
Di solito cercano un escamotage che catturi l'attenzione delle potenziali vittime e crei un senso di urgenza per indurle a cadere nella trappola. Il metodo più efficace per loro è senza dubbio impersonare la tua banca e informarti che è successo qualcosa al tuo conto.
Addebito non autorizzato
In questa occasione, il National Cybersecurity Institute (INCIBE) ha messo in guardia da un nuovo tipo di truffa di phishing bancario in cui si viene avvisati di un addebito non autorizzato , cosa che ci mette immediatamente in allerta e ci fa desiderare di risolvere il problema prima che qualcuno continui presumibilmente a rubare i nostri soldi.
Sono state registrate diverse varianti del messaggio, tra cui:
- Il 18 gennaio alle 15:00 è stato rilevato un trasferimento immediato di grandi dimensioni. Richiedi verifica immediata: [URL frode]
- È stato effettuato un addebito di EUR 1.892,32; se non riconosci questa azione, verifica immediatamente: [URL fraudolento]
- Il 18 gennaio alle 15:00 è stato rilevato un trasferimento immediato di grandi dimensioni. Richiedi verifica immediata: [URL frode]
- È stato effettuato un addebito di EUR 1.892,32; se non riconosci questa azione, verifica immediatamente: [URL fraudolento]
A parte qualche accento, sono praticamente inesistenti gli errori o gli errori di ortografia, il che li rende difficili da individuare. Se clicchiamo e seguiamo il link nel messaggio, si aprirà un sito web in cui dovremo inserire i nostri codici di accesso alla banca. In quel momento, li consegneremo ai criminali informatici che potranno utilizzarli per prelevare denaro ed effettuare acquisti dal nostro conto.
Pertanto, in questi casi, è fondamentale verificare innanzitutto personalmente se gli addebiti sono stati effettivamente effettuati sulla carta, oppure contattare direttamente la banca tramite altri mezzi per accertarsi che tutto sia a posto.
eleconomista