La guerra dei dazi di Trump colpisce il PIL degli Stati Uniti; contratti dello 0,3% nel primo trimestre

WASHINGTON (circa) – A causa dell'imposizione unilaterale di dazi sulle esportazioni da parte del presidente Donald Trump di diversi paesi in tutto il mondo e della guerra commerciale da lui dichiarata con la Cina, il prodotto interno lordo (PIL) degli Stati Uniti si è contratto dello 0,3% nel primo trimestre di quest'anno.
Il calo del PIL macroeconomico degli Stati Uniti è il primo registrato in quasi tre anni, portando il Paese sull'orlo della recessione e dell'aumento dell'inflazione dovuto ai dazi doganali.
Il rapporto sull'andamento del PIL pubblicato dal Bureau of Economic Analysis del Dipartimento del Commercio è un segnale di allarme dell'impatto negativo dell'imposizione di dazi da parte di Trump, da cui è stato gradualmente ritirato.
"Nel quarto trimestre del 2024, il PIL è cresciuto del 2,4% su base annua; la contrazione nel primo trimestre del 2025 riflette l'aumento del costo delle importazioni e una diminuzione della spesa pubblica", ha sottolineato il Dipartimento del Commercio.
Gli analisti economici e finanziari avevano già avvertito che il PIL del primo trimestre del 2025 avrebbe risentito delle conseguenze dell'imposizione dei dazi da parte di Trump, che avrebbero anche spinto la Federal Reserve a intervenire nella politica monetaria.
Nonostante il rischio concreto di recessione, il presidente Trump chiede alla Federal Reserve (Banca centrale) di abbassare i tassi di interesse sui prestiti interbancari a breve termine, che attualmente si attestano al 4,25% e al 4,5%.
Il Comitato per il mercato aperto della Federal Reserve, riunitosi lo scorso marzo, ha lasciato invariati i tassi di interesse come misura precauzionale in risposta al rallentamento della crescita del PIL e all'aumento dell'inflazione, già previsti, nel primo trimestre del 2025.
Contrariamente alle richieste del presidente Trump alla Federal Reserve, e nonostante la minaccia di licenziarlo, poi fatta marcia indietro, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha annunciato che non verranno apportate modifiche al ribasso alla politica monetaria.
Con le nuove statistiche macroeconomiche sullo stato di salute del PIL, aumenta la possibilità che la Federal Reserve sia costretta ad aumentare i tassi di interesse per evitare una recessione durante la riunione del Federal Open Market Committee del 6 e 7 maggio.
proceso