Mettono in guardia dall'aumento dei tumori del sangue in Spagna.

Nel 2026, in Spagna saranno diagnosticati circa 28.000 nuovi casi di tumore ematologico (del sangue), che rappresenteranno il 10 % di tutte le nuove diagnosi di tumore nel Paese , classificandosi come il quinto tipo più frequente, dopo quello al seno, al polmone, alla prostata e al colon, ha spiegato Mª Victoria Mateos, presidente della Società spagnola di ematologia ed emoterapia (SEHH) ed esperta di mieloma multiplo presso l' Ospedale universitario di Salamanca .
Delle nuove diagnosi totali, 19.756 casi saranno di origine linfoide (riferendosi a tutto ciò che è correlato al sistema linfatico o tessuto linfoide , che comprende organi e tessuti come linfonodi, milza e timo) e 7.953 di origine mieloide (tessuto del midollo osseo, dove vengono prodotte tutte le cellule del sangue).
Tra le neoplasie linfoidi, le più comuni sono i linfomi a cellule B mature, che includono il linfoma diffuso a grandi cellule B, il mieloma multiplo e il linfoma follicolare. Tra le neoplasie mieloidi, le più comuni sono le neoplasie mieloproliferative, le sindromi mielodisplastiche e la leucemia mieloide acuta.
Si tratta di dati tratti dal rapporto " Cifre sui tumori del sangue in Spagna: proiezioni di incidenza per il 2026 e stime di sopravvivenza " presentato dalla Rete spagnola dei registri dei tumori (REDECAN) e dal SEHH, che evidenzia anche che il tasso di sopravvivenza globale per i tumori del sangue nel periodo analizzato è stato del 63%, con risultati migliori nelle donne e nelle fasce d'età più giovani.
Le neoplasie linfoidi hanno generalmente una prognosi migliore rispetto alle neoplasie mieloidi, mentre le leucemie mieloidi acute e le sindromi mielodisplastiche sono associate a tassi di sopravvivenza più bassi.
Nella popolazione pediatrica si stimano 447 nuovi casi nel 2026, di cui 285 leucemie e 162 linfomi, con un tasso medio di sopravvivenza a cinque anni dell'87,5%. I linfomi di Hodgkin e di Burkitt hanno le prognosi migliori all'interno di questo gruppo.
D'altro canto, analizzando l'impatto economico, un budget destinato alla lotta contro questi tumori di 12.000 euro nel 2021 avrebbe richiesto circa 14.700 euro nel 2025 per mantenere lo stesso potere d'acquisto, tenendo conto dell'inflazione accumulata in Spagna in questi anni.
A questo proposito, la Sig.ra Victoria Mateos ha sottolineato l'importanza della pianificazione sanitaria ed economica per affrontare l'aumento dei casi e garantire un'assistenza specialistica di qualità.
Da parte sua, Rafael Marcos-Gragera, coordinatore del gruppo HematoREDECAN, ha sottolineato che la sorveglianza epidemiologica è essenziale per orientare le strategie di prevenzione, diagnosi e trattamento dei tumori ematologici in Spagna.
abc