Un messicano di 68 anni muore sotto la custodia dell'ICE durante un trasferimento in Texas

Un migrante messicano è morto durante il trasferimento da parte degli agenti dell'ICE, sollevando interrogativi sul protocollo medico per i detenuti affetti da patologie croniche.
Miguel Ángel Pérez, originario di Guanajuato, è morto martedì mentre veniva trasportato dal centro di detenzione di Pearsall, in Texas, a una struttura medica, secondo fonti ufficiali confermate a La Verdad Noticias . Il caso ha suscitato indignazione tra le organizzazioni per i diritti dei migranti e ha riacceso il dibattito sull'assistenza medica nei centri di detenzione per immigrati.
Alle 14:30, Pérez ha riferito al personale del centro di detenzione di avere vertigini e dolori al petto. Il trasferimento in un ospedale situato a 45 minuti di distanza è iniziato alle 15:15. Secondo il rapporto preliminare, il migrante è morto durante il tragitto alle 16:05. La sua cartella clinica indicava che soffriva di diabete e ipertensione, patologie che richiedevano un monitoraggio costante.
I protocolli medici nei centri di detenzione dovrebbero essere rivisti? Esprimi la tua opinione .
La famiglia ha sottolineato l'evidente negligenza nelle cure mediche prestate, poiché sono trascorsi più di 45 minuti tra la comparsa dei sintomi e l'inizio del trasferimento. Inoltre, sostengono di non essere mai stati informati della gravità delle condizioni di Miguel Ángel, nonostante l'ICE fosse a conoscenza delle sue malattie croniche.
"Mio padre non era un criminale, era un lavoratore in cerca di una vita migliore. Meritava cure dignitose" — Laura Pérez, figlia del defunto
L'ICE ha rilasciato una breve dichiarazione affermando che l'indagine è in corso. Da parte sua, il consolato messicano a San Antonio ha richiesto un rapporto dettagliato su quanto accaduto. Diverse ONG che lavorano con i migranti sostengono che questo sia il 22° decesso avvenuto sotto la custodia dell'ICE dall'inizio del 2024.
Miguel Ángel era stato trattenuto per tre mesi per attraversamento illegale della frontiera. Era in attesa di un'udienza per stabilire la sua eventuale espulsione. Non aveva precedenti penali né in Messico né negli Stati Uniti, ha confermato la sua famiglia.
In risposta alla morte, è prevista una marcia davanti al consolato messicano di Houston. Inoltre, la famiglia sta preparando una causa contro l'agenzia per l'immigrazione. I politici locali e le organizzazioni per i diritti umani chiedono riforme urgenti dei protocolli di assistenza medica per le persone sottoposte a custodia cautelare in materia di immigrazione.
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La Verdad Yucatán