Cento giovani detenuti si ribellano a Sonora; un comandante rimane ferito.

HERMOSILLO, Sonora (apro).- Circa 100 detenuti del carcere minorile di Sonora si sono ribellati questo giovedì 3 a Hermosillo: sono saliti sui tetti degli edifici, hanno causato danni materiali e hanno picchiato selvaggiamente un comandante dello Stato.
I minorenni, secondo fonti vicine all'accaduto , stavano manifestando per chiedere migliori condizioni di detenzione.
L'incidente è avvenuto intorno a mezzogiorno, quando il traffico sul viale Ganaderos, che passa davanti all'Istituto per il trattamento e l'applicazione di misure per adolescenti (ITAMA), è stato bloccato da decine di auto della polizia in risposta a una chiamata del personale dell'istituto.
Versione ufficiale"Stanno tirando oggetti alla madre..." questa è la rivolta di questa mattina all'interno del carcere minorile di #Hermosillo. In un comunicato, le autorità assicurano che tutto è iniziato con una rissa tra due detenuti. pic.twitter.com/brmSxlcO05
– MN Sur de Sonora (@MeganoticiasCOB) 3 luglio 2025
Alle 12:28 ora locale, il Ministero della Pubblica Sicurezza ha riferito che l'intervento della polizia era dovuto a "una colluttazione iniziale tra due detenuti, escludendo qualsiasi altra versione su cui si potesse ipotizzare".
Pochi minuti prima, tuttavia, i detenuti erano stati trovati a lanciare oggetti dai tetti degli edifici dell'istituto e, pochi minuti dopo, alcune fonti hanno confermato a questo organo di stampa che si trattava, in effetti, di una rivolta che le autorità avevano cercato di minimizzare.
Tra gli eventi accaduti durante la mobilitazione, degno di nota è stato l'arrivo di un'ambulanza della Croce Rossa, chiamata a trasportare il comandante, che era stato picchiato durante l'incidente. L'entità dei danni materiali, tuttavia, è sconosciuta.
Oltre al comandante in questione, è stato riferito che diverse persone sono rimaste ferite, che il personale è stato evacuato e che a un certo punto c'è stato il rischio di fuga, anche se ciò non è avvenuto grazie all'arrivo delle autorità.
Le struttureSecondo le informazioni raccolte dall'Istituto nazionale di statistica e geografia (INEGI), l'infrastruttura del centro in cui si è verificata la rivolta soddisfa alcuni requisiti di base, come aule, laboratori artigianali e campi sportivi, ma è priva di strutture più specializzate.
Nello specifico, l'ultimo censimento del caso, pubblicato a metà del 2024, indica che la struttura dispone di 238 posti letto, ma non dispone di giardini, palestra o spazi per il culto religioso. A questo si aggiunge un elemento cruciale: non esiste una "stanza di disintossicazione", nonostante, alla fine del 2023, il possesso di droga fosse uno dei reati più comuni tra i detenuti.
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