Trump ordina il licenziamento del commissario alle statistiche a causa del pessimo rapporto sull'occupazione

Venerdì scorso, Donald Trump ha fatto un passo avanti per politicizzare una parte del governo che un tempo era considerata indipendente. Nel più puro stile autoritario, alla Putin, Trump ha ordinato al suo team di licenziare "immediatamente" la Commissaria per le Statistiche del Lavoro, Erika McEntarfer, perché non apprezzava i dati negativi sulla creazione di posti di lavoro registrati il mese scorso. L'ha accusata, senza alcuna prova, di aver truccato i dati a suo sfavore.
Questa cifra è scesa a 73.000 nuove assunzioni a causa del rallentamento del mercato del lavoro, dovuto in parte all'impatto di dazi e restrizioni sugli immigrati. La disoccupazione è salita al 4,2%, influenzata anche dalla revisione al ribasso dei dati dei mesi precedenti, con 19.000 nuovi posti di lavoro a maggio e giugno invece di 291.000.
Trump ha accolto con giubilo queste cifre elevate, ma ora accusa McEntarfer, nominato da Joe Biden, di aver manipolato il commissario per danneggiarlo. Il commissario si limita a supervisionare il lavoro di molti esperti. Trump sta così aprendo la strada all'ottenimento di dati a suo piacimento, personalizzati in base ai suoi interessi, come avviene in qualsiasi regime non democratico.
La decisione ha suscitato costernazione ed è stata vista come un ulteriore fattore che ha creato una totale sfiducia tra gli investitori, già profondamente preoccupati per il pessimo rapporto sull'occupazione e per l'escalation della guerra commerciale scatenata dal presidente degli Stati Uniti.
In un lungo e furioso post sui social media, alla ricerca di un responsabile diverso da lui per l'indebolimento del mercato del lavoro, Trump ha affermato che McEntarfer lavorava a vantaggio della candidata democratica Kamala Harris. Uno sguardo ai rapporti del Dipartimento di Statistica dell'epoca conferma che, alla vigilia delle elezioni del 2024, i dati sulla disoccupazione erano tutt'altro che positivi, un fatto che l'allora candidato repubblicano ha sfruttato a proprio vantaggio.
Dopo la pubblicazione del rapporto sul mercato del lavoro, venerdì scorso, i consiglieri del presidente si sono presentati alle Camere per giustificare il calo delle assunzioni come stagionale. Non c'è stato alcun errore da parte del governo, ma nessuno di loro ha incolpato il commissario, né ha menzionato sospetti di manipolazione nei confronti della persona incaricata di supervisionare queste statistiche sul lavoro.
McEntarfer è stata nominata da Biden nel 2024 dopo una lunga carriera presso l'Ufficio del censimento e altre agenzie, dove ha prestato servizio sotto altri presidenti, tra cui Trump durante il suo primo mandato.
Nella sua candidatura al Senato per diventare commissario, ha ricevuto un ampio sostegno bipartisan. Tra coloro che l'hanno votata c'era l'allora senatore repubblicano J.D. Vance, ora vicepresidente dell'amministrazione Trump.
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