Michoacán, ospite d'onore del Festival di Xcaret 2025

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Michoacán, ospite d'onore del Festival di Xcaret 2025

Michoacán, ospite d'onore del Festival di Xcaret 2025

Il Festival delle Tradizioni della Vita e della Morte di Xcaret si sta preparando per la sua 19a edizione, che si terrà nel 2025. Quest'anno, il festival renderà omaggio al patrimonio culturale del Messico, con particolare attenzione al Michoacán, stato ospite d'onore.

L'evento si presenta come un punto d'incontro tra due delle tradizioni più importanti del Paese: la Festa delle Anime della cultura Purépecha e il Janal Pixan, o Cibo dell'Anima, della cultura Maya. Questo "dialogo rispettoso tra visioni ancestrali del mondo" è il fulcro del festival, che mira a mettere in luce la ricchezza culturale della nazione.

Il Segretario del Turismo del Michoacán, Roberto Monroy, presente alla conferenza stampa per annunciare i dettagli del Festival, ha sottolineato che si tratta di un'opportunità per mettere in mostra la vasta ricchezza culturale e turistica del suo Stato. "Il festival diventa una vetrina per i visitatori internazionali della Riviera Maya, che possono così scoprire e sentirsi attratti da Michoacán".

La morte come dono: un messaggio di unità

La frase "La morte non è una fine, ma una riunione" racchiude la visione condivisa dalle culture Purépecha e Maya riguardo a questa celebrazione. Durante la presentazione, Juan de la Cruz, musicista tradizionale Purépecha originario di Janitzio, Michoacán, noto per il suo canto durante la celebrazione della Notte dei Morti, dove esegue il pirekua, un canto tradizionale Purépecha che onora i defunti, ha sottolineato l'idea che in queste terre i defunti non vengono sepolti, ma piuttosto "sepolti" affinché la vita possa rifiorire. Questa è una visione del mondo che cerca di arricchire la festa.

Nell'ambito della commemorazione del 50° anniversario della scoperta dei santuari delle farfalle monarca, Michoacán porterà con sé una delegazione di oltre 250 artisti e artigiani. L'arrivo della farfalla monarca nella regione coincide con la Notte delle Anime, un simbolo che collega la migrazione al ritorno delle anime.

Tamara Sosa Alanís, Segretaria alla Cultura del Michoacán, ha evidenziato alcune attività che i visitatori potranno apprezzare, come danze e musiche tradizionali: balonas, arpa e zapateado della Tierra Caliente. Inoltre, saranno presentate le maschere monumentali dei Tlahuiles di Sahuayo con musiche recentemente composte per loro, i pirekuas della regione di Ciénega e i sones e sonecitos delle comunità Purépecha che accompagneranno le danze del pesce bianco e dei famosi anziani delle rive del lago Pátzcuaro. Saranno presenti anche le curpites di San Juan Nuevo, una danza molto speciale a cui partecipano giovani single.

D'altro canto, la musica sarà un elemento centrale, con la partecipazione dell'ensemble di grandi arpe Alma de Apatzingan, delle orchestre femminili Cherán e Magnolia Sitziki, di un ensemble Alientos e del chitarrista classico di Paracho, Abel García.

Per quanto riguarda le arti visive, saranno esposte tre mostre principali: Carrying My Identity, una mostra fotografica sugli abiti dei quattro popoli indigeni del Michoacán (Mazahua, Nahuatl, Otomi e Purépecha); Dances of Michoacán, una mostra di fotografia e incisione curata da Florence Leyret e Artemio Rodríguez; un Live Mural, in cui l'artista Iracema Parra creerà un murale in loco con un tema sulla vita e la morte; e la mostra di artigianato e gastronomia, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, con la presenza di cuochi tradizionali.

Per quanto riguarda l'artigianato, saranno esposti e venduti prodotti provenienti dalle 17 filiere artigianali dello Stato, che spaziano dalla lavorazione dei metalli ai tessuti ricamati e alle ceramiche tradizionali. Il cimitero di Puente al Paraíso sarà ristrutturato in chiave Purépecha, trasformandolo in un "mini Janitzio".

Oltre lo spettacolo, formatore del pubblico

Il Festival Xcaret delle Tradizioni della Vita e della Morte è più di un semplice evento di intrattenimento: è una piattaforma di sensibilizzazione culturale supportata da un'ampia ricerca. Leticia Agueberre, Direttrice Arte e Cultura del Grupo Xcaret, spiega a El Economista che la missione del festival è prendere sul serio la cultura messicana e presentarla con rispetto e autenticità.

Agueberre sottolinea che ogni proposta culturale e artistica si basa su una solida ricerca. L'intenzione è quella di andare oltre lo "spettacolo" e le "luci e i colori" per addentrarsi nei "simboli profondi" delle manifestazioni culturali. Questo approccio ha permesso al festival di evolversi e consolidarsi nel corso di 19 edizioni, integrando le tradizioni di uno stato ospite con quelle della regione Maya e un ampio repertorio di arti performative.

Presentazione della partecipazione di Michoacán come ospite speciale al Festival Xcaret. Foto EE: Nelly Toche

Ha affermato che uno dei principi fondamentali del festival è lo sviluppo del pubblico fin dall'infanzia. Attraverso "Hacienda Niños", uno spazio educativo non formale, il festival si propone di offrire esperienze significative e divertenti legate alle tradizioni e al patrimonio culturale. La direttrice spiega che questo tipo di esperienze "rimangono impresse nella memoria per sempre", creando un legame duraturo con la cultura messicana.

Inoltre, il festival utilizza un approccio "multisensoriale" per raggiungere il suo pubblico, con una curatela che bilancia l'offerta per un pubblico locale e internazionale. L'obiettivo è che la cultura non sia solo vista, ma anche percepita attraverso l'olfatto, il gusto e la conversazione, consentendo a ciascuno di "interpretarla attraverso la propria storia e i propri occhi".

Conclude affermando che la fiducia che le comunità, gli artisti, gli chef e tutti gli ospiti hanno riposto nel festival è un traguardo fondamentale per Xcaret. Agueberre afferma che questo rispetto reciproco è un pilastro essenziale della loro filosofia: "Trattiamo le persone come vorremmo essere trattate". Questo trattamento equo è ciò che consente una collaborazione autentica, in cui gli artisti non solo presentano le loro opere, ma vivono anche un'esperienza arricchente nel parco.

Agueberre sottolinea che si tratta di un "investimento in Messico" e nel "turismo culturale", dove la volontà congiunta e la collaborazione con diverse entità sono fondamentali per il successo dell'evento.

Per maggiori informazioni, visita: https://www.festivaldevidaymuerte.com/es/

Manifesto per il Festival Xcaret 2025. Foto EE: Per gentile concessione

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Eleconomista

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