Conflitti, clima e povertà aggravano l'insicurezza alimentare in Colombia.

L'insicurezza alimentare acuta in Colombia ha raggiunto livelli significativi entro la fine del 2024. Secondo il Rapporto globale sulle crisi alimentari 2025, pubblicato dal Global Network Against Food Crises, circa 7,8 milioni di persone, ovvero il 15% della popolazione , hanno dovuto affrontare elevati livelli di insicurezza alimentare acuta tra ottobre e dicembre di quell'anno.

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Il rapporto identifica molteplici fattori che convergono nella crisi, tra cui conflitti armati, eventi meteorologici estremi e shock economici. Infatti, le regioni più colpite sono state Arauca, Bolívar, Caquetá, Cauca, Cesar, Chocó, Córdoba, Guaviare, La Guajira, Magdalena, Nariño, Putumayo, Vaupés e Vichada.

" In queste aree, l'insicurezza e la competizione per il controllo territoriale tra gruppi armati non statali hanno gravemente limitato la sicurezza alimentare ", afferma il documento. La violenza ha ostacolato il lavoro agricolo, limitato la mobilità delle comunità rurali e ostacolato l'accesso ai mercati e ai servizi di base.

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“ La contaminazione delle mine antiuomo e la minaccia della violenza hanno scoraggiato gli agricoltori dal coltivare le loro terre ”, avverte il rapporto, citando informazioni dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA).

Queste dinamiche sono state aggravate dai disastri naturali che hanno colpito quasi 2 milioni di persone nel corso del 2024. A novembre, il governo nazionale ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale per la seconda volta quest'anno, a seguito di forti piogge e inondazioni, in particolare nei dipartimenti di Chocó e La Guajira .

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Questi eventi estremi si sono verificati in un contesto di variabilità climatica che ha causato anche siccità in alcune regioni. "Il raccolto di mais del 2024 è stato inferiore alla media a causa della siccità, che ha ridotto le semine", ha riferito l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO).

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Gli impatti sono stati osservati anche nei principali dipartimenti produttivi, come Meta e Tolima, dove le precipitazioni sono state inferiori alla media. Sebbene si prevedessero fenomeni La Niña relativamente deboli e di breve durata nei primi tre mesi del 2025, gli effetti cumulativi delle condizioni meteorologiche avverse avevano già avuto ripercussioni sulla produzione agricola.

Il documento evidenzia anche gli effetti delle disuguaglianze strutturali e delle condizioni economiche avverse. La Colombia, classificata come Paese a reddito medio-alto, mantiene un'elevata disuguaglianza, misurata da un coefficiente di Gini del 51,5% e da livelli di povertà prossimi al 40%. "Queste condizioni compromettono la capacità delle famiglie di accedere al cibo e ai servizi essenziali", osservano.

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Migrazione

Per le popolazioni di migranti e rifugiati, il quadro è più complesso. Dei 2,9 milioni di persone nel Paese che cercano rifugio o protezione internazionale, un milione, ovvero il 37% della popolazione analizzata con l'intenzione di rimanere, ha dovuto affrontare elevati livelli di insicurezza alimentare acuta. Tra queste, 100.000 persone vivevano in condizioni di grave insicurezza, secondo i dati di febbraio 2025.

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" La disoccupazione tra i migranti è al 18%, quasi il doppio di quella registrata tra i residenti colombiani ", osservano. Aggiungono che il 44% delle famiglie migranti che intendono stabilirsi vive al di sotto della soglia di povertà nazionale. Questa situazione rappresenta un miglioramento rispetto al 2022, quando il 62% della popolazione di migranti e rifugiati analizzata soffriva di elevati livelli di insicurezza alimentare. Tuttavia, la percentuale rimane elevata e richiede un'attenzione costante.

Il conflitto armato interno, sebbene storicamente presente, si è intensificato all'inizio del 2025, generando nuovi sfollati interni. Nel novembre 2024, il numero totale di sfollati nel Paese ha raggiunto i 7 milioni, secondo i dati governativi .

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I continui scontri tra gruppi armati illegali non solo hanno deteriorato le condizioni di sicurezza, ma hanno anche interferito con i programmi statali e umanitari volti a migliorare la produzione alimentare e l'accesso al cibo nelle comunità vulnerabili.

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Il rapporto documenta anche l'evoluzione storica della crisi alimentare in Colombia. Mentre i dati sulla popolazione residente hanno iniziato a essere formalmente inclusi nel GRFC nel 2023, la situazione di migranti e rifugiati è stata analizzata dal 2019, fatta eccezione per il 2021 e il 2022, quando non sono stati soddisfatti i requisiti tecnici per l'inclusione. Durante questo periodo, il numero di migranti e rifugiati analizzati è aumentato da 1,1 milioni nel 2018 a 4,5 milioni nel 2023, con una parallela evoluzione della gravità delle loro condizioni alimentari.

Le agenzie internazionali avvertono che la combinazione di violenza, eventi meteorologici estremi e difficoltà economiche rappresenta una sfida continua per la sicurezza alimentare in Colombia. Secondo il rapporto, " il peggioramento di queste dinamiche nel 2024 e all'inizio del 2025 richiede risposte globali che affrontino sia l'emergenza immediata sia le cause strutturali dell'insicurezza alimentare ".

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