Con la scomparsa delle camere, saranno definiti i poteri della Corte Suprema di Giustizia.

Il primo compito della Corte Suprema di Giustizia della Nazione (SCJN), composta da nove giudici e che entrerà in carica il 1° settembre, sarà quello di definire i propri poteri dopo l'eliminazione della Prima e della Seconda Camera, ha riferito Loretta Ortiz Ahlf.
In un'intervista di gruppo, il ministro ad interim, eletto con voto popolare il 1° giugno per continuare a svolgere il suo incarico, ha spiegato che la sua proposta è che la corte plenaria assuma solo le funzioni di corte costituzionale e che tutte le altre questioni siano risolte dalle corti collegiali.
"Ovviamente, cercheremo una struttura simile a quella delle Camere attuali. Beh, prima dovremmo modificarle. Quali saranno i poteri della Corte? Potrebbero, ehm, semplicemente limitare (quelli della Corte plenaria) alle funzioni di una Corte Costituzionale e restituire il resto ai membri."
Ordini del giorno
Durante la prima riunione dei nove ministri eletti con voto popolare, tenutasi il 23 giugno, tra cui Hugo Aguilar Ortiz, che presiederà la nuova Corte, ha commentato, si è convenuto di creare un ordine del giorno unico con le proposte di tutti.
I tre ministri in carica, che rimarranno in carica dopo la ratifica del voto popolare (lei stessa, Lenia Batres e Yasmín Esquivel), continueranno a studiare le questioni loro assegnate e ancora in sospeso entro il 31 agosto, mentre le restanti questioni in sospeso saranno divise tra gli altri sei.
Accordi importanti, beh, accordi importanti. Presenteremo bozze, ognuno di noi, di quello che sarà il nostro piano di lavoro per raggiungere un accordo unico, un piano unico. Continueremo a lavorare con i segretari di studio e di contabilità, beh, le presentazioni che stiamo preparando con i nostri collaboratori, e quelli che verranno, almeno all'inizio, continueranno a lavorare sulle presentazioni finché non valuteranno la loro situazione, la situazione dei membri, cioè se continueranno o meno con loro.
"Noi, i tre ministri in carica, continueremo con le questioni che avevamo, e poi le altre verranno distribuite tra i nuovi che arriveranno."
È stato inoltre concordato, ha spiegato, che il 1° settembre si terranno tre cerimonie per l'inaugurazione della nuova Corte.
"Ci saranno tre cerimonie: la cerimonia di giuramento al Senato; quella per la Corte Suprema; la cerimonia di investitura alla Corte Suprema; la prima sessione; e quella finale, che si terrà anche presso le comunità indigene. In altre parole, ci sarà una cerimonia con le comunità indigene."
Infine, ha assicurato che i nuovi ministri indosseranno la toga.
Eleconomista